Come già scritto in altri articoli, il Misogi è una pratica di abluzione di tradizione shintoista, spesso utilizzata in Giappone senza la necessità di praticare arti marziali. Per chi fa Aikido, invece, è un ottimo modo per esplorare e cercare di cogliere l’essenza racchiusa in questa pratica decantata dal fondatore O’Sensei Ueshiba.
Dopo averla direttamente sperimentata in diversi momenti dell’anno (estate, primavera e inverno), torno volentieri in questo scorcio del 2015 a prepararmi come si deve, in mente corpo e spirito, per l’appuntamento del Misogi che cadrà domenica 20 Dicembre, ultimo giorno d’autunno nonché giorno del mio 39° compleanno!
Nello splendido specchio d’acqua ai piedi della cascata dell’orrido, presso Cunardo (VA), mi immergerò fino al petto in una temperatura assai vicino allo zero, non troppo diversa da quella che troveremo in riva al piccolo lago naturale. Io e pochi altri aikidoka della scuola Tendoryu ripeteremo un’esperienza che a mio avviso sarà comunque unica: non vedo l’ora!!
Prima però, come in altre occasioni, mi devo preparare a dovere, e oggi voglio condividere con te in cosa consiste la prima metà della mia preparazione, ovvero la
PREPARAZIONE FISICA AL MISOGI
Esercizio quotidiano: mi lavo con acqua gradualmente più fredda, passando da tiepida a gelida nei 30 giorni che precedono l’evento (nel mio caso ho continuato a far la doccia fredda da quest’estate). Pochi giorni prima del misogi mi immergerò invece nella vasca da bagno, come già fatto in passato, passando gradualmente dall’acqua alla caviglie, poi solo le gambe e infine sdraiandomi sul fondo della vasca (ad esclusione della testa). Un vero test per capire se il mio corpo è davvero pronto.
Esercizio settimanale: esco in giardino nelle ore meno fredde (verso mezzogiorno), in genere quando c’è un po’ di sole, restando senza giubbino, poi senza felpa/maglione e infine senza maglietta. Poi senza scarpe e senza calze, indossando solo un paio di jeans. In genere eseguo esercizi di ch’i kung come quello che puoi trovare nel video qui sotto, per acclimatare il corpo almeno una decina di minuti, coadiuvato dall’energia vitale dentro di me e quella presente in natura (in questo il sole m’aiuta molto).
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