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Missione

Da Angi
Stasera ascoltavo il lago e mi lasciavo portare lontano. Lasciavo che i pensieri fluttuassero liberi tra le sue onde. Due aquile pescatrici spettegolavano sull’albero di tamarindo davanti a casa mia. Il sole, di un arancione com’è solo nei disegni dei bambini e a Karungu, si tuffava dentro il blu del lago, incendiando un cielo coperto di nuvole. Pioverà.
Pensavo alla missione. Pensavo a quante volte si usa questa parola riempiendola di significati non suoi, come se non fosse già ricca abbastanza. Ricca nella sua povertà, nella sua semplicità.
Perché la missione si vive, non si mostra. Missione è restare curiosi come chi arriva in un posto nuovo, è esseri capaci di meravigliarsi come i bambini, è mettere l’altro prima di te.
Missione è imparare che ogni giorno è importante, e che ogni persona è un dono. Missione è aprire la testa e il cuore. Missione è guardare con gli occhi di chi mi sta vicino. E’ ascoltare anche quello che non vorrei sentire.
Missione è essere felici di ciò che si fa. E’ essere in pace con se stessi. Perché missione non è necessariamente partire per un Paese lontano, la vera missione è nel tuo quotidiano. E non occorre nemmeno credere in Dio. Però credere, crederci, quello sì.
Missione è spogliarsi e ridursi all’essenziale. Missione è riflettere e saper aspettare. Missione è divertirsi e sentirsi fortunati. Missione è uscire in strada per venire abbracciati.
Missione è sporcarsi fuori e fare pulizia dentro. Missione è arrivare alla sera stanchi ma con lo sguardo contento. Missione è regola e fantasia. Missione è l’amore in ogni sua via.
Missione è che domani si ricomincia, missione è incazzarsi ma non dargliela vinta. Missione è continuare a correre quando ci si vorrebbe fermare, missione è accelerare quando vorresti solo mollare.
Missione è imparare che non sempre si ha ragione e che chiedere scusa è più di una buona azione. Missione è fa niente se ci rimetto io, che poi i miei conti li faccio con Dio.
Missione è che non importa da dove vieni, ma che ora sei qui e a questa gente ci tieni. E chi se ne frega se fai il primario o il netturbino, a volte il lavoro è solo dovuto al destino. Perchè non conta niente in quale scuola e per quanti anni hai studiato, se a casa il rispetto non te l’hanno insegnato.
Missione non sono i soldi ma darsi la mano e vedere le cose cambiare pian piano. Missione è fare un passo verso di te, e ben venga se è chiaro che non sei come me. Perché da chi è diverso si impara anche se costa fatica, e a volte per accettarlo non basta tutta la vita.
Eppure, in questi due anni e mezzo d’Africa ho incontrato persone che hanno fatto davvero della missione una scelta, una decisione che rinnovano giorno dopo giorno. Persone diverse per colore, credo e nazione. Persone che mi hanno insegnato tantissimo, anche se passare dalla teoria alla pratica non è una facile lezione. Persone a cui va il mio grazie, la mia stima e il mio affetto.
S’è alzato il vento. Non pioverà.

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