Finalmente, Harmony Korine è cresciuto.E non lo dico solo perchè per una volta i protagonisti dei suoi film non sono degli adolescenti o preadolescenti con i loro pruriti da soddisfare, ma perchè anche a livello registico, qui siamo molto più solidi e meno pretenziosi che in passato.
Il grande salto lo facciamo con un protagonista eccezionale, un ragazzo che vive a Parigi incapace di accettarsi o riconoscersi come individuo e che quindi da anni fa il sosia e vive come Michael Jackson. Tutto cambia quando, ad una festa in un centro anziani, conosce la sosia di Marilyn Monroe, che lo attrae e lo porta in una villa nelle Highlands scozzesi a vivere in una comune. Una comune tutta speciale composta da alter ego di James Dean, di Charlie Chaplin, di Cappuccetto Rosso, di Madonna, del Papa, della Regina e di Shirley Temple. Qui, finalmente, Michael si sentirà qualcuno e si sentirà importante, schiudendosi un po' dalla sua naturale timidezza e coltivando, tra un pascolo e uno spettacolo da preparare, anche l'amore. Non tutto andrà però a lieto fine, ma quella che era iniziata come un'esperienza unica e positiva, lo porterà a una maturazione, rendendo palese il suo essere diverso, il suo essere dolce e poetico in mezzo ad un mondo di dubbia moralità.
Visto che si parla comunque di Korine, la narrazione del percorso di Michael pur essendo lineare e senza pretenziosità di stile, viene alternata ad un'altra storia, meno intrigante ma molto efficace a livello visivo. E' la storia di un gruppo di suore missionarie che scoprono di poter sopravvivere e planare tranquillamente gettandosi senza paracadute da un aereo. Il loro miracolo, che le identifica come pure di cuore, arriverà alle orecchie del papa, ma il destino sarà molto più beffardo, e, come una metafora, colpirà e affonderà.Le due storie si alternano senza alcun apparente legame, mostrandoci le capacità di Korine alla regia che ci consegna immagini di rara bellezza, incorniciate da carrellate e ambienti fantastici, che vanno dalla Parigi naturale alla villa inglese già magnifiche di loro. Lo stesso spettacolo che i sosia allestiranno è qualcosa di così naïf da essere bellissimo e commovente, con coreografie elementari sulle note di Heaven che regalano sorrisi e rassicurazioni. La musica è poi un altro elemento fondamentale per il film, che si divide in capitoli che riprendono i titoli di famose canzoni di Michael (Beat it, Thriller tra le altre) e che racchiude ottime cover da parte delle Sun City Girls a partire dalla sigla iniziale Lonely.Ma il vero fattore in più è dato dalle interpretazioni sentite di Diego Luna da una parte (quasi irriconoscibile e timido perfetto) e di Samantha Norton dall'altra (una fragile e gentile Marilyn, aderente alla perfezione all'immagine che si ha della diva), attori che si ritrovano a vestire panni doppi e quindi più complicati, ma che vincono la loro sfida.Il film è quindi una bella tacca nella filmografia di Korine, che dimostra le sue capacità e accoglie un pubblico più ampio, vero, e un metodo più "normale" e commerciale di filmare, ma che non per questo rinnega se stesso, confezionando una storia poetica e surreale al punto giusto da saper incantare ed emozionare!
Guarda il Trailer