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Misteri impossibili: a chi serve l’immunità? Se lo chiede…

Creato il 29 giugno 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Medieval_parliament_edwardFranco Luceri. Per capire più di quanto la babele mediatica italiana voglia comunicarci, dovremmo partire da questa premessa: ai politici onesti bastano e avanzano i giudici onesti per sentirsi in una botte di ferro. E anche i giudici onesti, si sentono altrettanto protetti da legislatori galantuomini.
Se poi un popolo è così malridotto da doversi inventare una speciale protezione a difesa dei politici o dei giudici, da una minoranza di indegni servitori dello Stato che vogliono fare lotta politica con le sentenze o rendere inoffensivi i giudici con le leggi; allora l’immunità è come una toppa peggiore del buco, perché ricuce gli strappi fra potenti, ma lasciando col c..o scoperto i Tortora non organici alle “caste”, o appesi da salami al gancio della macelleria gli illustrissimi signor nessuno.

I cittadini vogliono la certezza che l’Italia è governata da politici onesti e protetta da giudici onesti. Ma se i politici non si fidano dei giudici e vogliono indossare il giubbotto antiproiettile de l’immunità, o i giudici dei politici, e si tengono stretto quello de l’irresponsabilità; cosa proteggerà poi dalle vessazioni dei potenti i semplici cittadini onesti, che non si sono mai laureati a pieni voti né ladri né corruttori, per comprarsi leggi o sentenze ad personam?

L’istituto de “l’Immunità” è stato giustamente introdotto dal 1948 a protezione dei politici onesti da eventuali giudici “ideologizzati”, perché l’Italia era appena uscita a brandelli da una guerra sanguinosa e i cervelli bacati non erano solo di marca politica.

Ma ora, dopo sette decenni di democrazia, un giudice che usasse il suo potere nella lotta politica, contro un parlamentare onesto, non sarebbe un comune ladro di galline, ma un criminale che mette in guerra i poteri dello Stato pensati per cooperare, non per confliggere; e quindi attenta in un colpo solo alla democrazia, alla pace sociale e allo Stato di diritto.

E’ vero che “l’Immunità serve a proteggere il politico onesto da un eventuale giudice “svitato”; ma poi chi proteggerà i cittadini onesti da quello stesso giudice che nessuno si preoccuperà mai di sbattere fuori dai palazzi della giustizia, non essendo più pericoloso per la “casta”? Allora forse è meglio evitare di tappare i buchi della giustizia malata, riempiendo di toppe la politica a colpi di leggi pro casta, o ad personam. Né va pretesa l’irresponsabilità assoluta dei magistrati per proteggerli dai politici mangia giudici.

Se in giro ci sono ancora giudici o politici col cervello bacato da pregiudizi ideologici o ipersensibili alle bustarelle, vanno convinti a cambiare mestiere o sbattuti in galera, perché la loro funzione è garantire la pace sociale a protezione degli onesti, non la guerra civile (camuffata da Stato di diritto) a vantaggio dei farabutti.

Il legislatore italiano ha già ammorbato lo Stato con migliaia di leggi che hanno reso l’aria irrespirabile agli onesti e vitale ai farabutti. Forse è il caso che si impegni per i prossimi sette decenni a delegiferare, abrogare, evitare strappi giudiziari, da ricucire poi erigendo il muro dell’immunità fra politici ignoranti e giudici irresponsabili, e chiamando poi quel fesso di Pantalone ad impiccarsi per pagare a piè di lista i danni da guerre istituzionali.

Gli italiani onesti, è da mezzo secolo almeno che maledicono questo tipo di politica e giustizia manicomio, mentre i ladri commossi ringraziano che, listino prezzi alla mano, possono comprarsi interi pezzi di stato come fossero beni di largo consumo in un grande magazzino: dalla patente di guida per ciechi, alle lauree aggiudicate al miglior offerente, alle cure mediche sprint, all’invalidità fasulla, al posto di lavoro pubblico, all’appalto truccato (vedi Mose ed Expo), alla sentenza di assoluzione, e magari con annesso risarcimento, e da evasore, persino la patente di contribuente onesto bollata e vidimata.

In questa povera Italia, non c’è controllato disonesto che non abbia cultura accademica su come trasformare un controllore corrotto, in un “tris acrobatico di scimmiette fameliche” che intascano bustarelle alla velocità della luce, giustappunto per non vedere, sentire, parlare.

E se ancora pensate che contro questa gente, l’immunità per i parlamentari o l’irresponsabilità assoluta per i giudici siano una terapia miracolosa, passatevi la mano sul fondoschiena e sicuramente di scimmia vi troverete la coda.

Featured image, il parlamento inglese riunito al cospetto del Re, XIV secolo.


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