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Mistero in Siberia: ancora sconosciute le origine del cratere scoperto a Luglio

Creato il 21 novembre 2014 da Deboramorano @DeboraMorano

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Di recente, i ricercatori del Centro Russo per l’Esplorazione Artica sono scesi a visitare il cratere scoperto lo scorso luglio nella remota penisola di Yamal, in Siberia.

Il cratere è profondo 16,5 metri e la sua origine non è ancora stata chiarita.

I ricercatori, guidati da Vladimir Pushkarev, sono potuti scendere all’interno del cratere grazie al fatto che il freddo (-11°C) ha stabilizzato la formazione.

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Sono stati  prelevati doversi campioni da un lago gelato sul fondo del cratere. Il lago è profondo almeno 10,5 metri e potrebbe contenere molte informazioni preziose sulla sua formazione.

In attesa dei risultati delle analisi svolte, vengono intanto enunciate diverse ipotesi sulla sua origine.

Alcuni hanno ipotizzato che l’origine del cratere sia da attribuire allo scioglimento di idrati di metano, altri hanno suggerito l’arrivo di meteoriti o l’impatto di qualche missile.

Lo studioso russo Igor Yeltsov, vice direttore dell’Istituto Trofimuk, ha ipotizzato che il cratere si sia formato in seguito a un’eruzione di idrati di metano.

Tale materiale, di norma congelato nel permafrost,  se riscaldato in fretta può dar luogo a esplosioni di una certa entità. L’aumento delle temperature, dovute forse al riscaldamento climatico o a calore di origine geotermica potrebbe avere dato luogo al fenomeno.

La preoccupazione è quindi per il riscaldamento globale che, oltre ad innescare il rilascio di una grande quantità di idrati, già molto diffusi nel Circolo Polare Artico, potrebbe destabilizzare la superficie di quelle aree e aggiungere un’ulteriore nonché considerevole mole di gas serra nell’atmosfera.

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(fonte: http://www.nationalgeographic.it)

 


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