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Misto griglia!

Creato il 21 gennaio 2011 da Patuasia


Il primo post di Foletta si titola “L’inizio della fine”, il neonato Comitato dei comitati” si fa chiamare “Ultimo respiro”, probabilmente non è un caso. C’è aria di svacco in giro: la crisi è totale non solo economica. Per averne un’ulteriore prova ecco l’ennesima manifestazione demenziale: Les Carnavals des montagnes. L’idea era buona, anzi eccellente, ma andava trattata con intelligenza e competenza, ingredienti del tutto sconosciuti dalle nostre parti. Il Carnevale di montagna, lo dice la parola stessa, appartiene alla cultura di montagna e ha le sue specificità culturali che sono, appunto, differenti rispetto ad altri carnevali. Le maschere interpretano i luoghi che sono strettamente legati alla loro storia geopolitica. Un raduno di maschere provenienti dalle montagne di tutto il mondo sarebbe stato unico, straordinario, ma occorreva per realizzarlo un’organizzazione attenta alla filologia, scrupolosa nella selezione e soprattutto colta. Cosa ci hanno presentato invece? Gruppi storici che con il carnevale non hanno niente a che vedere, gruppi folcloristici, orchestre spettacolo, marching band, sbandieratori, Arlecchini, majorettes, artisti di strada… e poi maschere di ogni tipo, persino quelle dei cartoni giapponesi. Cosa ha a che fare questo minestrone con la tradizione di montagna? Nulla. E’ solo rumore. Chiasso televisivo. Per riempire un vuoto culturale sempre più profondo e, probabilmente, incolmabile. Beffa tra le beffe, quest’anno diversi gruppi della Coumba Freide (uniche maschere tradizionali valdostane) non parteciperanno alla grande sfilata, perché la data della manifestazione aostana coincide con quella di altre iniziative della Coumba. Un problema vecchio quello della data, ma mai risolto. Troppo difficile? A consolazione avremo, ma guarda un po’, i figuranti dei festeggiamenti di San Giorgio e Giacomo!

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