Una mostra importantissima, che comprende ben 200 opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, manifesti e fotografie dei più importanti esponenti del simbolismo svizzero, affiancati per l’ occasione da opere dei maggiori artisti internazionali come: Arnold Boklin, Augusto e Giovanni Giacometti, Johann Heinrich Fusli, Ferdinand Hodler, Giovanni Segantini, Carlos Schwabe, Albert Trachsel, Felix Vallotton, Albert Welti, Edoardo Berta, Adolfo Feragutti Visconti, Filippo Franzoni, Luigi Rossi. Ma anche di Gustav Klimt, Gustave Moreau, Odilon Redon, Auguste Rodin, Franz von Stuck.
Questa mostra, vuole indagare e rappresentare i diversi linguaggi utilizzati dagli artisti, in un periodo decisamente denso di profondi mutamenti, esprimendo così le proprie inquietudini e i fantasmi della propria epoca di ciascuno di essi, ma anche che hanno saputo in qualche modo dar forma alle speranze del futuro dai contorni incerti e non ancora definiti. La mostra infatti, dimostra in un modo inequivocabile il ruolo fondamentale che il simbolismo, ha svolto con l’ apertura verso le rivoluzioni linguistiche delle avanguardie del Novecento.
Il percorso, si snoda in 14 sezioni tematiche: le prime 4 le troviamo infatti al Museo Cantonale d’ Arte, mentre le altre 10 sono collocate all’ interno del Museo d’ Arte. La mostra è nata in collaborazione con il prestigioso Kunstmuseum Bern, mentre la mostra è curata da Valentina Anker, specialista
del Simbolismo e autrice del volume “Le symbolisme suisse. Destins croisè avec l’art europeen” (Benteli,
Berna 2009). La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Consigliere Federale Alain Berset, capo del
Dipartimento Federale dell’interno.
Per Maggiori Informazioni: www.mitiemisteri.ch
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