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Mito e Natura: le Antiche Radici della Nostra Identità Umana

Creato il 18 novembre 2015 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Mito e Natura: le Antiche Radici della Nostra Identità Umana

Il fascino del racconto mitico nell'immaginario greco, poi tramandato alla romanità, unito alla rappresentazione artistica della natura che di quello costituisce una fondamentale cornice: questo il nucleo della mostra Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei, ospitata al Palazzo Reale di Milano fino al prossimo 10 gennaio. I numerosissimi reperti in esposizione testimoniano un passaggio di conoscenze mitologiche avvenuto nel corso dei secoli, a partire dalle prime raffigurazioni antropomorfiche, nel VI sec. a.C., delle entità cosmogoniche della Teogonia di Esiodo, alle personificazioni delle divinità nel corso del V sec., dagli spunti artistici offerti dall' epos omerico, fino ai racconti dipinti delle imprese compiute da eroi come Eracle. E mettono in luce la progressiva acquisizione delle tecniche di rappresentazione del mondo naturale, dai valori simbolici legati alla mitologia, agli effetti decorativi volutamente ricercati, fino alla cura della mìmesis vera e propria.

Oltre duecento oggetti raccolti grazie al generoso contributo del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e della Soprintendenza Speciale Beni Archeologici per Pompei, Ercolano e Stabia: vasi dipinti, terrecotte votive, affreschi, monili e oggetti preziosi ordinati cronologicamente dall'VIII secolo a.C. al II d.C., suddivisi per temi, con un'attenzione particolare per l'arte magnogreca e in genere di tutta l'Italia meridionale.

"Per la prima volta opere che conoscevamo singolarmente possono essere confrontate fra loro", ha commentato la curatrice Gemma Sena Chiesa. "I documenti figurati antichi parlano così direttamente all'interlocutore moderno e rendono evidente quanto la percezione della natura nel mondo classico abbia influito su uno degli aspetti più innovativi della cultura di oggi, l'attenzione all'ambiente".

La prima sezione, Lo spazio della natura, ospita raffigurazioni di età arcaica, che mostrano una natura selvaggia, dove è soprattutto il mare a regnare sovrano, spesso inquietante, se non ferale, come elemento fagocitante del naufragio; e l'ambiente marino torna anche nelle pitture funerarie di Paestum e sui vasi della Magna Grecia di V e IV sec. a.C.. Nella seconda parte, La natura come segno e metafora, si ripercorre l'evoluzione del rapporto uomo-natura in senso simbolico: il visitatore ha qui modo di incontrare a tu per tu le grandi divinità accompagnate dall'elemento naturale da loro prediletto, impresso nella ceramografia del V e IV secolo, come il vino di Dioniso, il grano di Demetra, o la figura di Trittolemo, che insegnò all'uomo a seminare. E proprio all'interno della sezione La natura coltivata dono degli dei è inserita la preziosa statua di Trittolemo proveniente dal Museo di Santa Maria Capua Vetere, con le lastre votive di Locri.

Grande varietà e raffinatezza ornamentale nelle rappresentazioni naturali all'interno de Il giardino incantato: i motivi naturalistici presenti sui vasi a figure rosse del IV sec. vengono tramandati fino all'epoca romana su elementi architettonici, d'arredo e rilievi marmorei. In esposizione anche il celebre Vaso blu (I sec. d.C.), proveniente dal Museo Archeologico di Napoli. Nella quinta sezione, Dalla natura al paesaggio, si possono ammirare i primi esempi di paesaggio dipinto, frutto di affinate conoscenze naturalistiche; un gusto che arriva a Roma nel I sec. d.C., testimoniato, in mostra, dalle storie di Ulisse giunte dai Musei Vaticani, provenienti da una ricca domus romana. Proseguendo il percorso ci si imbatte negli spettacolari giochi illusionistici di pittura raffigurante i giardini che decoravano le case romane per creare un'amplificazione degli spazi. Molti anche gli affreschi che documentano il lusso delle dimore campane, come quelli ottimamente conservati della Casa del Bracciale d'Oro di Pompei. Infine, la natura morta: un genere che nasce nel mondo ellenistico-romano, aprendo la strada alla notevole fortuna che avrà nella pittura moderna, qui rappresentato da dipinti di semi, frutta e pane provenienti da Ercolano e Pompei, che danno un'idea delle abitudini alimentari del tempo.

Un'ultima stanza è stata aggiunta in coda al progetto espositivo: tre nature morte di Filippo de Pisis, a simboleggiare un'arte contemporanea che riscopre il dialogo con l'antico. Ma la vera chicca di Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei è tutta, naturalmente, viva: per la prima volta un percorso verde inglobato in una mostra a Palazzo Reale, il Viridarium, realizzato dall'associazione Orticola di Lombardia nella corte posteriore dell'edificio.

Lo scopo è quello di promuovere e diffondere la cultura del giardino e del paesaggio, attraverso il piacere sensoriale di una passeggiata in un viridario accuratamente riprodotto. Fonti disparate ne hanno ispirato la realizzazione, come gli affreschi floreali sopra citati che adornavano le case romane. Il termine viridarium indicava un tipo di giardino, diffusosi dal II sec. a.C., con l'influsso ellenistico, accresciuto per grandezza e struttura rispetto al tradizionale hortus, un piccolo spazio racchiuso entro alte mura, adiacente alla casa, in cui venivano coltivate piante per il loro uso. L'evoluzione di questo giardino ha visto la creazione di ambienti più elaborati, contenenti piante e fiori di rara bellezza, che a Palazzo Reale vengono riproposti a partire da una suggestione fondamentale, il magnifico affresco della Casa del Bracciale d'Oro di Pompei.

Una mostra per tutti, che ravviva l'interesse per la mitologia negli appassionati e può certamente incuriosire anche chi non ne è mai stato avvezzo; un viaggio fin dentro le radici della civiltà occidentale e l'importante riscoperta del passato di un'umanità in cui credenze ancestrali e logos si sono dati il cambio, senza mai perdere la consapevolezza di un legame profondo con una natura ancora amica e non "matrigna", come avrà da dire il nostro Leopardi innumerevoli secoli dopo.

Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei

Palazzo Reale, Milano - Piazza Duomo, 12

dal 31 luglio 2015 al 10 gennaio 2016

Orari

lunedì 14.30-19.30

martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30

giovedì e sabato 9.30-22.30

il servizio di biglietteria resta aperto fino ad un'ora prima della chiusura

Curatori Gemma Sena Chiesa e Angela Pontrandolfo

Mito e natura. Dalla Grecia a Pompei è promossa da Comune di Milano - Cultura, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Salerno, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia ed è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Electa con il patrocinio di MIBACT nell'ambito di Expoincittà

Allestimento Francesco Venezia

www.mostramitonatura.it www.palazzorealemilano.it

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