Ma è ora di archiviare le artriti e le altre geriatriche amenità per passare al più dolce cinguettio degli uccelli, alle uova pasquali, ai tralci di fiori e frutta... insomma, a qualunque cosa possa reperirsi sul mercato, purchè fiorita.
Ci va bene pure il transgenico.

Ed in questo si avverte la vera professionalità: quando ancora il cielo si tingeva di grigio e di fiori non c'era la più pallida ombra - vabbè, forse qualche timida muffa - le ns. colleghe blogger erano già millemila anni avanti.
Mai viste così tante parti anatomiche trasformate in giardini botanici ambulanti.
In realtà, la mia non è altro che pura invidia.Vi ricordo che io sono quella che vorrebbe travestirsi da abete 365 giorni l'anno (tipo così, anche se senza chiome). Che stenta a togliere il gambaletto da zia se non ha la prova tangibile che fuori facciano minimo 27 gradi. Che le scarpe chiuse bisogna svitargliele dai piedi, per poi avvitarci, con altrettanta violenza, un paio di sandali (sai mai che venisse la tentazione di riesumare un paio di doposci a giugno).
Perciò, novelle veneri del Botticelli, sappiate che avete tutta la mia ammirazione.Giuro che provo a smettere di vestirmi da pino.D'altra parte, davanti a queste immagini, non si può resistere a lungo.
Mi sono invaghita del maglioncino a tappeto fiorito:


pic from "I love my blog" by AnnaChiara Savio

pic from "Una silla para mi bolso"
ma non dimentichiamo la versione H&M, qui balzandosamente sfoggiata dall'amica Verdementa, ns. Diva delle curve pericolose
qui sotto uno strano connubio di fantasie che ancora non so se mi piace, ma che conferma il tormentone delle fantasie floreali

from "Late afternoon"
a ciò aggiungeteci che ho di recente scoperto l'esistenza dell'albero di Pasqua.Come se anche a Pasqua fosse un pò Natale.


Ma entriamo nel vivo di una delle mie nuove, vere, fisse.Le scarpe con dettagli in plexiglass.
In realtà la deformazione viene da mia madre, da sempre mia musa ispiratrice, nonchè spietata giudice di molte delle mie vestizioni, nonchè fan della pettinatura alla Wanda Osiris (che così si cresce in altezza).Quando ero piccina, la vedevo indossare in primavera queste scarpine trasparenti con punta e tallone in pelle.
Il problema? Come indossarle? Con le calze o senza calze?Con le calze = maybe gamba da vecchia effect?Senza calze = piede "fracico" e ci si fa lo sci d'acqua?
Temo di essere entrata in un loop che, quasi al 99%, rimarrà inappagato.Ma ciò non mi impedisce di sbavazzare un pò.Ricordate queste Prada dalla foggia vagamente a lampadario?


Prada spring/summer 2010 (sigh)
le quali fanno sorgere immediatamente un nuovo problema: e con le dita dei piedi, come la mettiamo?Urge, non solo pedicure perfetta, ma altresì piede possibilmente non con dita prensili per i lavori a maglia e/o zampe da velociraptor. Troppo problematiche.
Meglio, dunque, una più democratica via di mezzo, perfetta per nascondere ditazzi non esattamente perfetti, non trovate?

Chloè spring/summer 2011 (grrr!!)
Chiunque le dovesse mai adocchiasse in giro, mi avverta immantinente, please
E poi ho scovato in giro questo paio di Costume National, anche se niente a che vedere con il leggiadro ed inarrivabile mood ziesco di quelle sopra.Insomma, tradotto in lingua, un pò più tarre, seppure il tacco colorato mi intrighi non poco.

Ed, infine, ecco che la buona, vecchia Zara se ne esce con il seguente modellino, a modici euri 89. 95

***
Infine, alcune segnalazioni.
Ricordate la borsa Celine madre di tutti i reni che vorrei vendere?(qui sotto, tra l'altro, in una variante di colori ancor più da urlo)

Ebbene, l'ho avvistata al Mercante in fiera di Parma e ne sono rimasta delusa.Sembrava una borsettina cheap. Cheap, capite? (colpo al cuore)Spero sinceramente fosse finta.
Infine2, ecco la giacca della (mia) discordia indossata dalla Atlantic.Alla fine l'ho tenuta (non, però perchè abbia visto lei).Mi mamma, mia incontrastata regina di stile, me l'ha approvata.
Ho, quindi, raggiunto la pace dei sensi.

Amen.