Che posso dire...una dipendenza degna di una rehab l'ho anche io. Sono una ciminiera cronica,un dispenser di cancro ai polmoni,una portatrice sana di denti giallognoli e macchia di tabacco sulle dita...sono una pirla và,una autolesionista consapevole di quanto male mi faccia.Eppure potrà sembrare strano, ma smettere di fumare appare come qualcosa di assurdo per chi è un accanito spippatore di nicotina. Assuefazione o meno da questo alcaloide parasimpaticomimetico,la sigaretta comporta dei riti che scandiscono la giornata tipo di ogni bravo tabagista.Infondo provate a chiedere a qualsiasi fumatore seriale qual è il momento "perfetto" per una sigaretta; inizierà a fare un elenco dettagliato della sua quotidianità.La sigaretta mattutina dopo l'acqua fredda e il caffè caldo che è una mano santa per la corretta "evacuazione";quella a metà mattinata con il caffè del bar per fare una pausa dal lavoro/studio,quella dopo pranzo per accompagnare il caffè e la digestione,quella a metà pomeriggio sempre per "staccare un po' il cervello",quella dopo cena per conciliare il sonno....
<<Io dopo cena prendo pure il caffè. Quindi,visto che sigarette e caffè vanno a braccetto,non è la nicotina in sè a far male ma la caffeina che ti spinge a fumare!>>
Cretina.Dicevo..ah,e poi c'è anche la sigaretta post sesso,l'incoronatrice del momento idilliaco e incatramatrice dei polmoni ancora poveri d'aria per lo sforzo fisico.Aggiungeteci pure quella per noia e avete un nicotinomane doc.La sigaretta,una volta entrata nella nostra vita,riesce a insinuarsi nei gesti e nel modo d'agire difronte alle più diverse situazioni che si presentano,come una madre chioccia o una fidanzata manipolatrice. Per esempio,molta gente è convinta che questo bastoncino chimico possa aiutare a distendere i nervi o a mantenere la concentrazione,oppure c'è chi crede nella sua funzione di "calamita per l'altro sesso" e chi la vede come semplice diversivo al non mangiucchiare fuori dai pasti.Perchè se si è certi della pericolosità di tale vizietto,si è altrettanto certi dei luoghi comuni sullo smettere di fumare.Stando alle solite frasi di rito,smettendo di incenerirsi la vita si diventa nevrotici e grassi. Anzi,per alcuni si arriva pure alla stitichezza cronica che comporta,secondo la propria immaginazione,ad un'esistenza piena di guttalax.In realtà,e posso dirvelo data la mia "esperienza",l'unica vera sensazione è quella di smarrimento, del "manca qualcosa" che "dia un senso al mio gesto".Un fumatore che cerca di smettere,per quanto si auto-convinca della riuscita di tale opera,nei momenti in cui era dedito a dar fuoco alla sua vita, non sa cosa fare. Per questo si prova astinenza (al di là dei fattori chimici-neuronali tipici di una tossicodipendenza); non riesce a dare "un senso" a quel momento.Così,pur di resistere alla tentazione,si prova la qualsiasi;si mettono in ordine cronologico le cartelle del pc,si puliscono i lampadari,si sistema la cantina,si esce a camminare e si mangiucchia qualcosa come una gomma da masticare o della cioccolata,incurante del fatto che possano creare altrettanta dipendenza.
E per quanto riguarda tutti i libri che aiutano ad uscire fuori da questo vortice?
Mi dispiace dirlo ma hanno la stessa funzionalità di un qualsiasi altro oggetto;è la testa che comanda,mica i cinquanta euro spesi per sentirsi dire che "fumare fa male". Ci pensano già gli amici non-fumatori a ricordarcelo,e pure gratis.
<<Io vorrei provare la sigaretta elettronica....>>
certo,e dato che ci sei perchè non provi pure le barrette per dimagrire? Quelle che non danno alcun apporto vitaminico ma son piene di calorie e ti costringono a mangiarne più di una a pasto perchè non ti sazi? Dire di smettere con la sigaretta elettronica è come voler dire che si cerca un altro metodo per farsi male. Si esce da un tunnel per entrare in un altro forse più dannoso.Perciò,all'atto di quanto scritto,vorrei dire a tutti coloro che non fumano ma hanno a che fare con dei fumatori,di esser più clementi con chi cerca di smettere. Uscire da questa situazione così antipatica è difficile e la tentazione è sempre lì dietro l'angolo. Sopportatene i lamenti,aiutateli a distrarsi....e non criticate questo post perchè è stato scritto proprio da una tabagista al suo primo giorno senza sigaretta. E il mio rito per antonomasia,ormai,era proprio la boccata di nicotina tra un tic e tac della tastiera come Carrie in Sex&TheCity...ma senza Manolo Blahnik ai piedi. Io,al massimo,posso permettermi le Inblu.
<<Una cosa però è vera...si è nervosi senza sigaretta.
Io,ad esempio,non riesco più a tollerare le tue cazzate.>>tranquilla,sarà la crisi d'astinenza. Tempo qualche mese e passa tutto.
<<No,no credo che sia dovuto ad altro...>>
Cioè?
<<Cioè che senza nicotina ad annebbiarmi il cervello recepisco meglio le stronzate che dici.>>
...che,la vuoi una sigaretta?