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L’assassinio dei coniugi Eitam e Naama Hankin non dovrà trasformarsi nell’ennesimo ostacolo al già difficile processo di pace tra Tel Aviv e Gerusalemme Est o, peggio ancora, dare vita ad un’escalation di sangue (magari facendo il gioco dei “falchi” di entrambi i fronti) come avvenuto in tempi recenti dopo la mattanza dei giovanissimi Eyal Yifrah, Gilad Shaar e Naftali Fraenkel.