«Papà, ma è vero che nello spazio ci sono i buchi neri e ci possono risucchiare?»
«Si, ma chi te l'ha detta questa cosa?»
«L'ha detta Fabio a scuola che glielo ha detto il papà».
Ma vedi se ad un bambino di 4 anni e mezzo gli deve venire l'ansia per il buco nero. «Sopra le nostre teste ci sono le nuvole e ancora più su le stelle. Lo spazio è la casa delle stelle come il cielo è la casa delle nuvole e come la terra è la nostra casa. Di tanto in tanto capita anche alle stelle di inciampare ed è per questo che a volte le vediamo cadere sulla terra. Conviene sempre esprimere un desiderio perché è un fatto eccezionale. Esiste un posto però nello spazio dove non bisogna avvicinarsi perché è pericoloso. Come il forno quando è acceso o come il mare quando è agitato. E' un buco nero nero dove puoi cadere. Alcune stelle ci finiscono dentro, altre, per fortuna, inciampano prima e cadono sulla terra. Basta non andarci e il pericolo non c'è».
«Papà, vogliamo parlare un po' del DNA? E' vero che sta dentro di noi?»
«Parlare del DNA??? Mica è come parlare di Tom e Jerry! Ma poi dove l'hai sentita questa cosa?»
«La mamma di Matteo è un dottore e quando siamo andati a casa sua ce lo ha detto».
Ma vedi un po' se mi devo pure preoccupare del racconto del DNA di un medico ad un bambino di quasi cinque anni.
«Il DNA è una doppia elica che sta nel nostro corpo e che gira e gira e gira e gira. Quando dormiamo il cuore, i polmoni, il fegato vanno sul DNA e si divertono facendo un sacco di giri. La cosa bella è che questo DNA sa un sacco di cose e così ogni volta che fa fare un giro a qualcuno gli dice tanti di quei segreti che non si ha idea. Il mio DNA è veramente divertente e una volta mi ha detto un segreto».
«Che segreto?»
«E' un segreto e non te lo posso dire mi dispiace».
«Papà lo sai che la Posidonia Oceanica è una pianta acquatica?»
«Aaaa siiii. E dove si trova? E a che serve?»
MUTO. SILENZIO. Volevo proprio vedere se un bambino che non sta manco alla scuola primaria mi rispondeva.
«Non parli vero? E chi te l'ha detta questa cosa?»
«Alice perché ha il papà che fa il Biologo».
«In fondo al mare ogni pesce decide dove vivere. Alcuni vivono a Rock-City tra le rocce, altri a Coral Bay nella Baia dei Coralli e altri ancora a Posidonia. E' una città pulita con tanto cibo, ma soprattutto con dei giardini bellissimi dove si può giocare benissimo a Nascondino».
«Papà, ma io sono Leader?»
«E dove l'hai sentita questa cosa?»
«L'ha detta Marina che gliel' ha detta la maestra e significa che lei comanda gli altri bambini».
«Secondo me la maestra non l'ha detto a Marina, ma alla sua mamma».
«E io sono Leader? »
«No tu sei Piter».
«Uffaaaa noooo».
«Ma si Piter, quello di Haidi».
«Ma io non voglio guardare le pecore».
«Ma lui non le guarda. Lui ci parla, le conosce, le cura, sa di cosa hanno bisogno, le protegge».
«Va bene sono Piter».
Non è bello vedere un bambino che piange perché non riesce a pronunciareDessossiribonucleico. La prossima volta che mi fanno una domanda del genere mi nascondo nella Posidonia. Non mi piace questa mania di rinfilzare i bambini di nozioni perché così saranno più preparati, più pronti, in anticipo sugli altri. Mi piace, in questi anni, tirar fuori da loro un po' di fantasia piuttosto che riempirli come buchi neri. E' il tempo di leggere le storie, è il tempo di inventare le parole, è tempo di viaggiare con la fantasia. E' tempo di essere bambini perché è un tempo che non torna più.
P.S. Da qualche giorno siamo in giro a cercare pecore da accarezzare. Bello, ma basta a fare Beeee, beeeee, beeeee.
Fonte: Style.it