Monya Grana è una stilista siciliana, figlia e nipote di imprenditori, conosciuta per la sua linea di borse luxury in stile barocco “Monya Grana Hybla”. Si tratta di borse, esclusivamente Made in Italy, nate dalla passione per la moda da un lato e dall’amore e la nostalgia verso la propria terra d’origine, la Sicilia, dall’altro.
Ogni borsa è decorata in ciascun lato con dei mascheroni in stile barocco che la stilista sin da quando era bambina, camminando per le strade con il nonno, ha catturato nei suoi ricordi e ricercato poi in giro per il mondo durante i suoi numerosi viaggi. Tutti i modelli sono realizzati in tessuto jacquard con immagine in pelle di vitello di prima scelta, interni in pelle e cotone o raso con trame in seta.
Le maschere proposte finora sono: “Hybla”, simbolo di bellezza intramontabile il cui nome richiama la località nativa del brand, Ragusa Ibla, “Taur” simbolo di indipendenza e audacia e “Luk” simbolo di potenza e felicità.
La nuova collezione autunno inverno 2015/2016 sarà presentata il 22 settembre in occasione della Vogue Fashion Night 2015 a Milano.
- Come e quando è nata l’idea di creare una collezione di borse?
L’idea nasce in uno dei miei tanti viaggi, dall’esigenza di portare con me un “pezzo” della mia meravigliosa terra, con la sua cultura e la sua arte. Un accessorio che mi facesse sentire a casa, ma al contempo rivelasse al mondo la bellezza e la ricchezza del mio Paese.
- Quale è stato il suo percorso formativo?
Io in realtà nasco come imprenditrice e non come stilista. Questo non mi ha permesso purtroppo di seguire i dovuti studi per sviluppare la mia vena artistica nel settore moda, riscontrando di conseguenza non poche difficoltà nell’apprendere e nell’entrare in questo tanto meraviglioso quanto complesso mondo . E’ stata dura! Tuttavia la forte passione a volte riesce a realizzare progetti impossibili e la tenacia, la fermezza di credere in qualcosa ti porta a scalare vette che non immaginavi raggiungere.
- Nelle sue tre collezioni si ispira a mascheroni con un forte significato? Quale sarà il prossimo protagonista nella collezione futura?
Le mie creazioni si ispirano ai mascheroni barocchi dalle espressioni beffarde, grottesche, scolpiti un tempo sui balconi nobiliari. La loro funzione oltre che decorativa, rappresentava un modo per scacciare le influenze maligne. La particolarità e la bellezza di queste maschere è che ognuna cela in sé un suo differente significato ed ogni volto fa riferimento ad una “donna barocco” diversa. Migliaia sono le maschere sparse in tutta Italia e nel mondo, ognuna delle quali con espressioni e carismi diversi. Ho svolto e continuo a svolgere accurate ricerche su di esse, riscoprendole nei miei molteplici viaggi celate fra arcate, portoni e balconi e portandole alla luce impresse nei miei accessori. Ho già diversi volti tra cui poter scegliere il prossimo protagonista, ma al momento voglio che vengano conosciuti e apprezzati più a fondo le maschere già proposte, poiché qui non si parla di un colore o di un modello che il giorno dopo non va più di moda, qui si parla di arte dei nostri avi che è bene apprendere, comprendere ed amare come inestimabile ricchezza lasciataci in eredità.
- Ha in mente nuove linee di borse?
Oh! Sì assolutamente! I mascheroni restano il simbolo del mio brand ma le linee e le collezioni saranno continuamente nuove, rinnovate, e nonostante il tema centrale riferito al passato, saranno continuamente innovative. Sarà proprio il passato che si tufferà via via nel futuro.
- Tante sono le celebrità che scelgono Monya Grana: Barbara Tabita, Cristina Chiabotto Lola Ponce; a quale tipo di donna è rivolto lo stile Monya Grana?
Assolutamente ad una “donna barocco”. Una donna forte, indipendente, audace, tenace, libera da ogni schema, incredibilmente passionale. Una donna che conosce bene e coltiva la bellezza al di là del suo aspetto. Una donna che ama costantemente riscoprirsi, reinventarsi e custodire gelosamente in sé tutto il fascino e l’eleganza del suo essere donna.
- Ha incontrato ostacoli lungo il suo percorso?
Non pochi. E’ stato un percorso duro e insidioso, fatto da intralci, intoppi, alti ostacoli da superare. Un mondo che con fatica e senza nessun aiuto ho dovuto imparare a conoscere e studiarne le regole ed etichette per poterne fare parte. Qui mi ha aiutato molto la mia tenacia, il credere in me stessa, nel mio progetto e il mio spirito imprenditoriale, senza di essi non sarei qui oggi a rispondere a questa intervista.
- Nel suo sito, ho potuto leggere che ha viaggiato parecchio tra Lucca, Torino e altre città italiane, passando lungo tempo lontano dalla sua terra di origine, la Sicilia, alla quale è molto legata. Questo le ha comportato sacrifici? Se sì, quali?
Ho viaggiato veramente tanto sia in Italia che all’estero. Inizialmente questi viaggi di lavoro e non rappresentavano per me una sorta di evasione da un paese che mi stava stretto e dal quale quasi desideravo fuggire, alla ricerca di nuovo, di futuro. Quindi più che un sacrificio, rappresentavano per me libertà. Col tempo però tali trasferte sono risultate rivelatrici, poiché mi hanno portato via via la malinconia per quella mia meravigliosa terra e mi hanno fatto riscoprire quanto in realtà vi fossi legata. Proprio grazie ai miei viaggi ho scoperto la ricchezza che avevo a due passi da casa e quanto l’arte del passato fosse preziosa ed attuale, quasi imparagonabile a quella futura di cui ero attratta.
- Ho letto che attualmente i suoi stores si trovano a Milano, Catania, Ragusa e Taormina. Ha intenzione di aprirne in altre città e quindi di espandere gli orizzonti delle borse Monya Grana altrove, magari anche all’estero?
Assolutamente sì. Gli articoli che realizzo sono veri e propri pezzi d’arte da indossare e ho voluto selezionare io stessa gli Store che li vendessero, poiché dietro al prodotto non vi è un solito brand, una comune fabbrica di accessori, ma vi è una storia, una cultura, vi è arte, pertanto ho voluto distribuire il prodotto solo in pochi Store esclusivi in grado di presentarlo. Ovviamente gli Store via via cresceranno anche in altre città, proprio come sta crescendo il brand. Migliaia di richieste ci pervengono da Stati Uniti, Russia, Emirati Arabi, Giappone, Brasile, perfino Australia e diversi altri paesi di tutto il mondo. Ci sono dunque ottimi presupposti che vi saranno presto anche Store all’estero.
- A cosa è dovuta la scelta di utilizzare l’e-commerce? Il target che ne ha ricavato è stato concretamente differente?
La maggior parte degli utenti oramai acquista tramite internet, e ho voluto dare la possibilità di acquistare anche a coloro che non avevano la possibilità di raggiungere lo Store più vicino.
- Quali sono i suoi progetti lavorativi per il futuro?
Il mio prossimo passo è quello di potenziare il brand e portarlo all’estero, in paesi e realtà in cui quasi si sconosce l’arte del passato. Portare altrove un Made in Italy che non è solo moda ed eleganza, ma anche arte.
- Quale consiglio sente di poter elargire a chi vuole intraprendere in qualche modo la sua carriera?
Dico ciò che dico sempre alle mie figlie: Se hai un sogno o un’idea, piccola o grande che sia, l’importante è che si distingua da quella degli altri. Non bisogna essere infatti la copia di nessuno, ma originali, unici! Fissa bene una meta e inizia a perseguirla, ad ogni costo. Credici con tutto te stesso, anche se può sembrare impossibile! Probabilmente solo pochi crederanno in te, nel tuo progetto, forse nessuno. Non scoraggiarti! Qualsiasi cosa accada! Usa lo scudo per le illusioni ma non smettere mai di credere in te, nel tuo sogno. Ascolta, impara, fa esperienza, ma fidati solo di te stesso e non permettere a niente e a nessuno di infrangere il tuo sogno, di cambiare o annebbiare la tua meta. Si incontreranno ostacoli, ma maggiore essi saranno, più grande sarà la gloria nel superarli. Sicuramente sbaglierai, inciamperai, cadrai, ti ferirai, sarai sfinito e tentato di mollare, ma non fermarti! Continua! Ricorda, più la strada sembra essere dura e in salita, più si è destinati ad arrivare in alto. E non sentirti mai arrivato, poiché nessuna meta raggiunta ti rende perfetto, puoi sempre fare di più, puoi sempre essere migliore.