molto spesso sotto i riflettori vi finiscono non solo gli abiti e le tendenze, ma anche i cartellini a più zeri dei capi stessi... Questo scatena certamente dei dibattiti sull'inaccessibilità dell'alta moda e sull'eccessivo "costo" del marchio, e molti giungono a pensare che più che la qualità del prodotto, la casa si faccia pagare il proprio nome... Sarà vero?
Che sia una verità assoluta non mi è dato saperlo, ma chissà che in qualche modo non emerga una "crisi di coscienza"... E' possibile?
Tutti questi quesiti vi rendaranno di certo le idee piuttosto confuse, ma non possiamo fare a meno di notare gli atti benevoli che molte case di alta moda e non promuovono.
Ciò che noto con molto piacere, tuttavia, è che tra gli annali di brand solidali non ci sono solo le grandi aziende: un esempio è Oviesse, che, col supporto e l'aiuto dei "figli e nipoti d'arte" provenienti proprio dallo scenario dell'alta moda, sta per lanciare una capsule collection composta da T-Shirt e top, il cui ricavato andrà all'associazione UNAIDS.
La campagna dell'associazione internazionale, dal nome "Getting to zero", vuole proprio arrivare a questo: zero discriminazione, zero nuove infezioni e, soprattutto, nuovi trattamenti e nuove ricerche che conducano al debellamento del virus HIV.
La collezione di OVS sarà lanciata nei negozi e negli online store proprio l'1 dicembre prossimo, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro l'Aids.
A prendere parte al progetto del brand italiano chiamato "Make love with" sono stati: Lavinia Biagiotti, Rachele Cavalli, Louise Marie de Castelbajac, Maria Sole Ferragamo, Marta Ferri, Alessandra Gucci, Alice Lemoine, Talitha Puri Negri, Lola e Rocco Toscani, Francesca Versace.
Ecco una foto dei testimonial/stilisti d'eccezione per questa benevola campagna:
Ci vediamo quindi presso gli store Ovs per assistere al lancio di questa fantastica linea e, in particolar modo, per contribuire, a modo nostro, alla ricerca per combattere e vincere il mostro dell'Aids.
XoXo,
M.S.