Moda plus-size, donne che fanno impresa nel settore delle taglie comode. Intervista a Marianna Lo Preiato

Creato il 24 ottobre 2014 da Fattyfair

Da qualche settimana ha aperto a Bologna Femme – Curvy Concept Store, ad opera di Marianna Lo Preiato, blogger e autrice di Ci metto la curva. Un grande evento di lancio tenuto a battesimo da Simona Izzo per un negozio che presenta modo del tutto nuovo – per il settore plus-size – di concepire la vendita dei capi di abbigliamento per taglie comode. Un’impresa che per essere innovativa punta tutto (o molto) sulle relazioni umane, sul rapporto intimo con le proprie clienti che, nel salotto di Femme, diventano amiche con cui condividere, con il sorriso e approccio positivo, l’esperienza di essere una donna morbida. In un’intervista, Marianna racconta ai lettori di Fatty Fair Blog la sua vita da imprenditrice curvy e nel mondo della moda curvy, e ci parla anche del prossimo Curvy Pride, che si terrà a Bologna l’8 novembre.

Marianna Lo Preiato insieme a Simona Izzo

Parlami della tua esperienza da imprenditrice nel settore curvy: prima c’era Femme Boutique, ora Femme Curvy concept store. Quali ostacoli hai incontrato nello svolgere la tua attività, quali difficoltà e, per contro, quali soddisfazioni? Immagino che dietro alla gestione di un negozio di abbigliamento plus-size ci sia molto di più che una semplice attività di compravendita, proprio perché l’utenza del negozio è “particolare”.
Sono una di quelle persone che tendono sempre a migliorare: mi metto sempre in gioco e quindi rischio sulla mia pelle. Non so se è follia o cosa… sicuramente alla base c’è un’esperienza di anni, perché non puoi aprire un negozio così settoriale senza un background. L’ostacolo più grande che ho avuto, e che si ha sempre in Italia, è la burocrazia: perché non si hanno agevolazioni di nessun tipo. D’altra parte devo dire che le soddisfazioni sono state tante: in 3 anni ho fatto cose che non avrei mai immaginato! Forse proprio perché mi metto sempre alla prova: punto in alto per vedere dove arrivo, azzardo ma sempre con razionalità e con i piedi per terra. Per quanto riguarda il rapporto con le clienti, data l’esperienza, non ho particolari strategie: propongo abiti secondo il mio gusto e consiglio le clienti a seconda della loro fisicità. Nella mia boutique faccio in modo di avere capi fashion, alla moda, evitando quello che propongono gli altri negozi per donne curvy, cioè sovrapposizioni e tagli ampi che mortificano le curve senza valorizzarle. Questo è il mio punto di vista sulla moda curvy…che cerco di trasmettere anche alle mie clienti!

Cosa ti ha spinto ad aprire il Curvy concept store? Hai trovato da subito persone motivate a sostenere la tua idea di impresa e la tua missione?
Mi piace l’idea di un negozio innovativo per la moda curvy. Voglio aprire la porta della boutique a eventi, casting, nuovi stilisti… tutti i negozi alla moda, fashion, sono negozi nei quali le persone normali non trovano nulla… e forse proprio questo mi ha spinto: l’idea di realizzare qualcosa di fashion… per le donne morbide! Devo dire che le persone che mi hanno sostenuto sono molte. Io vado avanti come un treno ma adoro le collaborazioni e tutto ciò che mi porta ad apprendere, scambiare conoscenze e pareri perché il fine del mio negozio non è la vendita. Si tratta di un salotto vero e proprio: in un mondo in cui tutti vanno di fretta, voglio che le donne si fermino nel mio store e imparino ad amarsi…prendendosi anche 10 minuti per chiacchiere e pasticcini!

Pensi che sia difficile per le donne in sovrappeso trovare nelle proprie città o in giro per l’Italia negozi di abbigliamento dedicati alle taglie comode? Se sì, perché? A cosa è dovuta tale difficoltà?
Adesso non più, per fortuna. Spero di riuscire a realizzare una linea mia per far vedere cosa significa vestire una donna morbida. Secondo me, anche la possibilità di trovare abiti plus size è aumentata, molti brand attuali sono “antichi”, hanno linee che sottovalutano tante cose che io invece noto ogni giorno, lavorando a contatto con la gente. È vero che bisogna seguire le tendenze, ma non è semplice vestire fisicità diverse e rispettare le forme.

Secondo te è vero che molto spesso i negozi di abbigliamento per taglie comode siano relegati in zone poco fruibili e poco trafficate? Com’è la situazione a Bologna e nelle città che hai visitato?
Le donne magre che non conoscono l’esigenza delle curvy, possono non vedere di buon occhio un negozio per donne morbide, ma non è vero che sono tuti nascosti. I grandi nomi sono tutti in centro: ovviamente si tratta di multinazionali o franchising, perché non tutti possono permettersi un negozio in centro, ma molti non hanno tagli giovanili. Forse in centro non si trova facilmente una boutique come Femme, ma credo che non si trovi neanche in periferia perché poche sono le boutique che riescono a essere moderne, nelle quali trovi abiti che ti fanno sentire…gnocca!!!

E per quanto riguarda il tuo Concept store, avresti voluto aprirlo in una zona più centrale, oppure la scelta dell’ubicazione è stata operata in maniera strategica?
No, non vorrei uno store in centro: mi sono trasferita ma sono rimasta nel mio quartiere…che amo! È qui che ho aperto il primo Femme, che ho sempre sognato di aprire uno store più grande, come poi è avvenuto, qui è cresciuta mia figlia e c’è la mia famiglia!

Sono sempre di più le donne plus-size che decidono di acquistare capi di abbigliamento online. Perché secondo te? I punti vendita offrono meno varietà, forse? Qual è il tuo punto di vista e quali le tue strategie per il Femme Curvy concept store?
Per tanti motivi di sicuro, ma credo sia soprattutto per i costi bassi. Pur amando il mondo del web, la blogosfera e i social… personalmente non sono una grande fan degli acquisti online. Non riuscirei a comprare un paio di scarpe senza provarlo, né un vestito senza toccarne la qualità… e per le mie clienti voglio lo stesso. Non si tratta di avere una strategia, ma di accogliere e coccolare le mie clienti come vorrei essere accolta io in qualsiasi negozio! Adoro conoscere le donne che vengono da Femme, e proporre abiti e colori a seconda della loro personalità… tutto questo, non puoi averlo da un e-commerce!

Inaugurazione di Femme Curvy Concept Store

Dici che “Femme – Curvy Concept Store è nato come provocazione necessaria per dare risposta a tutte le donne che non si sentono rappresentate e considerate dal mondo della Moda”. Come siamo messi in Italia? E come si fa a fare “cultura curvy” diffondendo tra la società un messaggio di rispetto e di non discriminazione?
Negli ultimi tre anni, anche dopo il Curvy Pride che è stato un evento molto importante, si parla continuamente di curvy revolution. Pirelli ha inserito la modella curvy Candice Huffine nel calendario e tutti non facevano che guardare lei…un po’ per curiosità, visti i titoli di giornali che annunciavano una donna di 90 chili in calendario, ma soprattutto perché è bellissima! Non dico che l’obesità sia un bene, ma ci sono fisici e fisici e nessuno deve essere mortificato per quello che è. È umiliante per chiunque entrare in un negozio e non trovare nulla perché gli abiti sono pensati per vestire i manichini. La cultura curvy si fa dimostrando che le donne possono stare bene con se stesse, amarsi ed essere bellissime anche se non corrispondono ai canoni imposti. Bisogna DIMOSTRARLO, e bisogna partire da noi.

Hai già realizzato un Curvy Pride nel 2013 e hai in programma di fare la seconda edizione a novembre 2014. Puoi dirci qualcosa di più a riguardo?
L’8 novembre 2014…finalmente lo posso dire… faremo il II° Curvy Pride a Bologna e spero che saremo veramente tante, e tanti, per condividere insieme un altro momento morbido di Curvy Revolution. A breve annunceremo tutti i dettagli e inviteremo tutti a partecipare ad un’altra importante giornata di Bellezza senza taglie. Il I° è stato un po’ improvvisato ma si e fatto notare. Il II° mi piacerebbe che si faccia sentire in tutto il mondo e che diventi un appuntamento fisso per rendere la vita di tutti un po’ piu morbida. Non potete mancare ;)


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