Grazia, sensibilità, cura per sé e per gli altri fanno di un essere particolare come la donna una persona femminile. La femminilità non ha canoni, non segue regole, non è uguale per tutte. La femminilità si scopre, si conosce dentro se stesse e attraverso gli altri.
Ognuna ha i suoi momenti, quelli nei quali si sente più femminile, i suoi rituali che passano per un certo modo di vestirsi, truccarsi, muoversi. Nulla è stabilito, tutto è graduale nel tempo. Si cresce, ci si scopre. La femminilità è oltre la bellezza fisica, è l’essenza della donna, che trova in un bel corpo un buon alleato.
Il tema della femminilità è al centro della mostra “La femminilità è donna” organizzata da Cinzia Rossetti. Cinzia è una modella disabile, bella intelligente e piena di idee. Tempo fa aveva mandato un suo book ad un’agenzia fotografica e proposto di sostenere che anche la donna disabile è affascinante, sensuale, ma non ha avuto l’attenzione che sperava. Eppure, altrove non è così.
In Inghilterra, ad esempio, c’è un’agenzia che si occupa esclusivamente di modelle e modelli disabili.
Io, come Cinzia, vorrei che anche il mio Paese si dimenticasse dei pregiudizi.
Un piccolo modo per sostenere Cinzia è dare spazio al suo progetto: ha contattato altre ragazze disabili per 42 scatti che hanno costituito il cuore della mostra speciale che è stata esposta a Brescia.
Colori.
Profumo.
Attrazione.
Le immagini di 15 modelle comunicano quella meraviglia, quell’entusiasmo imprigionato nei particolari del viso, del sorriso, del modo di muoversi di ogni donna.
Cinzia intende andare avanti, che sia una mostra itinerante in tutta Italia.
Vuole che il suo messaggio abbia spazio, che se lo prenda.
Ed è giusto che sia così.
E’ giusto annientare gli stereotipi sociali, che riguardano si donne che uomini.