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"modello" napoli

Creato il 31 ottobre 2011 da Scioui

Napoli è magicamente scomparsa dai servizi dei tg nazionali. La città, ormai più tristemente nota più per la camorra e i rifiuti che per la pizza e il Vesuvio pare non interessare più al palinsesto televisivo. E' un vero peccato perchè dopo anni di umiliazioni,di immagini,video,speciali riguardanti i rifiuti accumulatisi per strada, di guerre interne ai clan della camorra... ora si sta perdendo l'occasione di parlare del suo riscatto.
Con le ultime elezioni comunali Napoli è diventata un modello di città diverso, se non nuovo per il resto della penisola.
A livello politico si è rotto il duopolio PD – PDL grazie alla vittoria del candidato IDV (Italia Dei Valori) Luigi De Magistris, magistrato noto per le sue inchieste contro i poteri forti. Un risultato che alla vigilia nessuno prospettava, ma divenuto alla fine realtà. Il popolo ha deciso di imboccare una terza via anziché continuare a fidarsi di quei partiti che, sia a livello locale che nazionale, nonostante grandi proclami, si sono dimostrati incapaci di risolvere l'emergenza rifiuti.
Ebbene, a novembre (ormai alle porte) 2011 possiamo dire che un seme di riscatto per la politica e soprattutto per Napoli sta germogliando.
Salvo ancora alcune zone limitrofe ( le quali si spera non vengano dimenticate) la situazione della <<monnezza>> è tornata a livelli accettabili. Un successo questo ottenuto soprattutto grazie al trasporto dei rifiuti all'estero,aggirando la camorra ed evitando di dover procedere alla realizzazione di nuove discariche e inceneritori. Nella speranza che si tratti di una soluzione temporanea, che duri solo fino a quando la raccolta indifferenziata non andrà a pieno regime e Napoli non si adeguerà di impianti di riconversione nel pieno rispetto della salute pubblica.
Inoltre, non appena il CDA della società avente in appalto la gestione dei rifiuti della città partenopea ha approvato l'aumento degli stipendi per i membri del Consiglio di Amministrazione – nonostante gli enormi debiti -,il Consiglio Comunale ha votato lo scioglimento.
Prima di parlare del capitolo <<acqua>> è doverosa una precisazione: ciò che sto scrivendo è frutto di un mio viaggio a Napoli nel mese di agosto 2011 e di accurate consultazioni attraverso diverse fonti giornalistiche (<<Repubblica>>, <<Il Fatto Quotidiano>>, <<Il Mattino>>...) e vari blog e siti internet.
Dunque, non si parli di informazione di parte.
Passiamo ora, come ho già accennato, al capitolo <<acqua>>. E' notizia di questi giorni che il Sindaco ha firmato l'ordinanza con cui l'acqua torna completamente sotto la gestione pubblica. Con la nascita di “Abc”(Acqua Bene Comune) Napoli si adegua all'esito del referendum del 12 e 13 giugno. Una notizia accolta con piacere anche dal “Movimento per l'acqua bene comune”.
In attesa di una legge nazionale, Napoli dimostra che è possibile fare da soli. Da quando le gerarchie politiche locali sono cambiate, il Governo si è allontanato notevolmente, la Regione ha deciso di adeguarsi e creare una collaborazione reciproca.
Certo, il percorso è ancora agli inizi, un primo vero bilancio ci potrà essere solo tra un anno. Alcuni interrogativi aspettano ancora risposta. Giusto per citarne qualcuno: 1)l'America's Cup avrà veramente un impatto positivo nella vita economica e sociale dei cittadini napoletani? ; 2) Come procede la lotta alla criminalità organizzata? ; 3) Come procede la bonifica dell'impianto siderurgico di Bagnoli?
Il tempo ci darà le risposte. Ma, intanto Napoli presenta già un aspetto migliore di quello che era fino a qualche mese fa.


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