Magazine Opinioni

Modernità liquida

Creato il 15 giugno 2012 da Cristiana2011 @cristiana2011
Modernità liquida
Modernità liquida







Operazione marketing di una casa spagnola realizzata negli USA, in Inghilterra, in Germania e in Francia, in occasione dei saldi, a gennaio 2012.
Vieni spogliato e noi ti vestiamo    -un capo gratis-
E noi, siamo i figli della serva? Siamo meno belli e prestanti forse?
Queste discriminazioni sono orribili e fanno ancora una volta pensare che l'italiano non sia in grado di sputtanarsi tranquillamente, come fanno gli altri.


Come non pensare a Zigmunt Bauman, che Repubblica ripropone in questi giorni


Secondo Bauman, la società tardo moderna decreta l'affermazione dell'individuo. Solo, vulnerabile, senza uno spazio pubblico cui far riferimento, senza una dimensione politica che soltanto una resurrezione dell'agorà può garantire, l'individuo contemporaneo non assurge al ruolo di cittadino, ma è un isolato alla mercé delle proprie scelte e delle proprie sconfitte, "gli occhi puntati esclusivamente sulla propria performance".
Se sino a qualche decennio fa  il pericolo per l'uomo derivava  dall'invadenza del potere pubblico, dall'occhio pervasivo del Grande Fratello, dal totalitarismo, oggi al contrario i pericoli derivano all'individuo dal ritiro e dalla povertà della dimensione pubblica.
Lo spazio pubblico si è ormai ridotto a poco più di un maxischermo,"in cui si rende pubblica confessione di segreti e confessioni privati". Non a caso, una tipica espressione del nostro tempo sono italk show che imperversano nelle televisioni a tutte le ore.

Giudicato padrone del proprio destino e quindi colpevole in caso di insuccesso,L'individualismo odierno è un individualismo povero, dove prevalgono l'interesse egoistico, l'incertezza  e l'ansia del fallimento. L'individuo instabile del nostro tempo proietta e sposta le proprie paure su collaudati capri espiatori: il criminale, lo straniero, il politico dalla vita privata dissennata, il vicino di casa, il cospiratore.
L'esistenza contemporanea è all'insegna del consumo: lo shopping compulsivo è il rituale attraverso il quale tentiamo di esorcizzare le nostre paure. La vera vita è quella che viene rappresentata in tv, la vita dispendiosa dell'elite piena di risorse. Viviamo nell'età delglomour e dell'apparenza.
 Le relazioni sono "a tempo", hanno come i beni di consumo una data di scadenza. La fragilità del nuovo tipo di unione matrimoniale, soprattutto nel caso delle persone comuni, non fa altro che produrre "miseria, agonia e sofferenza umana e un numero sempre crescente di vite spezzate, prive d'amore e di prospettive".
La salute, nella società contemporanea, si è trasformata nel fitness, nella ricerca inesausta e sempre inappagata della forma fisica perfetta. 
Le mannaie che incombono sulle nostre teste si chiamano "ridimensionamento", "ottimizzazione", razionalizzazione", "fluttuazione della domanda", "competizione", "produttività", "efficienza". La "flessibilità", tanto decantata da economisti ed esperti contemporanei, non è altro che il sinonimo di lavoro privo di sicurezza, a termine, senza alcun diritto futuro.
http://www.interruzioni.com/modernitaliquida.htm


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines