Registrato al Castle Of Doom, lo studio personale della band a Glasgow, tra gennaio e Halloween, uscirà il 20 gennaio per l'etichetta della band Rock Action. Con "Rave Tapes" i Mogwai si addentrano ulteriormente in un territorio melodicamente complesso. È un disco cupo, senza sonorità shock o distanze che disorientano ma, anzi, fatto di fluttuazioni sottili e complesse. Mancano le altezze euforiche per un risultato delicato ed intenso. Le dieci tracce hanno una natura intricata che si snoda pian piano rivelando ora un rif di keyboard, ora una chitarra, ora sintetizzatori, ora strumenti tradizionali. “Remurdered”, singolo strumentale che ha anticipato l’album, ha un suono lieve che sembra condensare misteriosamente tutti i altri suoni come un sussurro proveniente da oltre la soglia di una tenebra eterna. La voce, quasi totalmente assente nell’album, è invece predominante nella quinta traccia “Repelish” dove quella che sembra la riproduzione di una diretta radiofonica comincia “Further in the tape I came across another part, that made me throw my headphones right off my head. I couldn't believe what I've heard” e cita Led Zeppelin, Mick Jagger e Alice Cooper come personaggi coinvolti nella cultura satanista.
"Rave Tapes" è il desiderio di rinnovare il rapporto con la proporzione e, contemporaneamente, il tendere sempre più all’infinito.
Sarà disponibile anche un cofanetto in edizione limitata di 4000 copie con cd, lp, tracce inedite e il photobook realizzato durante le registrazioni dell'album da Steve Gullick http://www.gullickphoto.com/.