Il lavoro e i movimenti di protesta negli Usa
Uno dei temi di attualità maggiormente dibattuti nel nostro paese è il lavoro. Gli italiani sono divisi essenzialmente su due filoni: quello che vede di buon occhio soluzioni flessibili di impieghi e salari, in forme, quindi, alternative al consueto contratto di lavoro a tempo pieno e a tempo indeterminato e l’opposto, che sarebbe favorevole al ritorno delle precedenti modalità. Si parla molto di lavoro soprattutto in tema di soluzioni per l’inserimento dei più giovani in questo mondo anche se i dati attuali parlano di una disoccupazione giovanile che tocca la ragguardevole quota del 40%.
A tal proposito può essere utile osservare quanto è accaduto negli Stati Uniti, una delle mete preferite dagli italiani che si trasferiscono all’estero alla ricerca di migliori opportunità e condizioni lavorative, nonché grande esempio, per molti, di Democrazia e Libertà. La giovane Lihuan Wang, stagista straniera di 26 anni presso lo studio di New York di Phoenix Television, è stata bersaglio di avances e, successivamente, di vere e proprie molestie sessuali da parte del suo tutor. In seguito alla reiterazione del gesto la ragazza ha deciso di rivolgersi ad un avvocato, ma l’epilogo è stato assolutamente sconcertante. Secondo il Giudice della corte federale di Manhattan la donna non può citare il proprio capo non essendo una lavoratrice regolarmente assunta e retribuita. Stando alle sue dichiarazioni, la tutela sul lavoro non si estende agli stagisti non retribuiti nonostante il Comune in questione abbia avuto, nel corso degli anni, molteplici opportunità per modificare la legge in vigore. Questa vicenda costituisce un precedente negli Stati Uniti e, stando a quanto emerge, oltre a ricevere un compenso spesso ridotto se non nullo, alcuni apprendisti americani non possono agire legalmente in caso di violazioni di diritti umani sul posto di lavoro.
Per queste ragioni è possibile affermare che, sebbene a volte possa dimostrarsi fallace la tendenza di guardarsi altrove cercando modelli di funzionamento migliori di quello domestico, bisognerebbe prendere spunto da altri paesi nella capacità dei propri cittadini di agire autonomamente in protezione dei propri diritti.