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MOLOSSO – Intervista

Creato il 24 gennaio 2015 da Iyezine @iyezine

Piacevolissima intervista con uno dei gruppi metal emergenti genovesi. Come vi diranno loro, i Molosso non sono certo dei giovinetti, ma hanno rabbia e classe da vendere.
Quindi dopo aver recensito il loro primo ep, ecco la nostra intervista con loro.

iye Ciao come è nato il gruppo ?

Ciao Massimo! Dunque, come sai nessuno di noi cinque è esattamente di primo pelo … nella scena genovese ci conosciamo un po’ tutti e con Nico, Ermal, Leandro e Chris negli ultimi anni abbiamo spesso suonato insieme, ma mai tutti insieme!
Io, Ermal e Nico suonavamo nei Ritual of Rebirth, Nico ha suonato spesso con Chris, Ermal ha dato una mano a Leandro coi Synodik, ci siamo spesso incrociati in 100 situazioni diverse e, insomma, il “corteggiamento” è durato parecchio, ma il risultato di tutta questa “convergenza” è che il Molosso ha la miglior formazione possibile.
Abbiamo tutti un po’ di “mestiere”, tanta passione e rabbia, voglia di salire sul palco e dare tutto. Il Molosso è essenzialmente questo: muscoli, stomaco e cervello per fare musica estrema, diretta e se possibile fresca e coinvolgente, senza farci tentare dai trend del momento. Facciamo quello che sappiamo e ci piace fare.

iye Quali aspettative avete dal progetto ?

Puntiamo molto sull’impatto live. Mettere su uno show potente non è banale, ci aspettiamo che il Molosso sul palco sia una macchina da guerra, e che chi viene ai nostri concerti viva tutta la nostra rabbia.
Non è la nostra prima band, siamo consapevoli dei numeri della scena italiana, ma la cosa non ci spaventa. Siamo underground, ci piace l’underground, e moriremo nell’underground! E’ una sfida, è divertente. In sala prove lavoriamo duro per raggiungere la maturità compositiva e l’affiatamento necessario a rendere il Molosso un monolite di potenza. Questo è l’obiettivo.

iye Il metal a Genova è in salute ?

Il metal a Genova è in buona salute, viste le dimensioni della scena in Italia. Ci sono diversi locali e centri sociali dove suonare, molte band di livello, anche giovani, e un pubblico magari non numerosissimo ma solido.
E’ inutile nascondersi che non parliamo di grossi numeri, come dicevamo prima è una scena underground, che ha il suo zoccolo duro di affezionati … come cantano gli Assalti Frontali, non abbiamo paura di essere minoranza! Genova è sempre stata una fabbrica di talenti nel death metal, penso ai Sadist, ai Nerve, agli Antropofagus, e tanti altri. La scena è viva, e abbiamo intenzione di continuare a urlare a tempo indeterminato.

molosso jpg

iye Pubblicherete qualcosa?

Come sai, abbiamo appena pubblicato un EP – Basta noia (solo paranoia) – nel solo formato digitale su SoundCloud. E’ un percorso che non abbiamo tracciato chiaramente, ancora ci stiamo interrogando e confrontando su forme di condivisione e distribuzione “alternativa”; in ogni caso, per quanto riguarda la prossima uscita, stiamo scrivendo pezzi nuovi e a breve vorremmo entrare in studio per registrare il secondo EP, sempre di tre pezzi.

iye Il cantare in italiano rende molto continuerete su questa strada ?

Abbiamo scommesso senza esitazione sul cantato in italiano. Non è una sfida semplice, primo perché il cantato in italiano nel metal estremo è sempre stata una roba che hanno frequentato in pochi, e secondo perché scrivere in italiano è un casino, almeno all’inizio. Suona diverso, suona strano, e mettere giù la metrica non è una cosa proprio automatica. Quando canti, devi scandire tanto senza perdere potenza, il che per me è ancora un work in progress. Però l’italiano ci permette di comunicare di più e meglio, e questo per noi è una priorità assoluta.
Sono convinto che in Italia l’utilizzo pressoché uniforme dell’inglese nel metal abbia impedito a chi ascolta di “sentire” anche il testo, quello che chi scrive vuole urlare. Voce e musica vanno insieme, ma quando ascolti una canzone e non capisci una parola, ne perdi un pezzo (e qualche volta è anche un bene, mi verrebbe da dire). Il cantato in italiano è la voce del Molosso, ed è un elemento che vogliamo valorizzare. Quindi continueremo a spingere per migliorare e costruire una alchimia esplosiva tra parole e musica.

iye Prossimi progetti ?

Dare una base stabile al gruppo in termini di qualità, visibilità e seguito. Queste sono le fondamenta per l’obiettivo vero, finale e definitivo: suonare tanto, suonare sempre meglio, e macinare chilometri col solito furgone per andare a fuoco sui palchi di tutta Italia!

iye Grazie per la pazienza ciao !

Grazie a te Massimo per la passione e per l’opportunità di farci conoscere e ascoltare. Supportiamo l’underground!


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