Armi non dichiarate e droga su un cargo utilizzato dall’Onu: l’accusa mossa dalla polizia del Kenya, che ha effettuato un sequestro nel porto di Mombasa, ha innescato un confronto diplomatico tra Nairobi e l’organizzazione internazionale.
L’ultimo intervento in ordine di tempo è stato del portavoce dell’Onu in Kenya, Nasser Ega-Musa. “È spiacevole – ha detto il funzionario – che le autorità keniane abbiano ispezionato il cargo senza che fossero presenti funzionari Onu, in violazione dei protocolli e delle norme che garantiscono l'immunità”.
Differente la versione di Nairobi. Il comandante di polizia Francis Wanjohi ha detto che le indagini sono tuttora in corso. All’origine del sequestro c'è stato il ritrovamento di armi non dichiarate su un cargo battente bandiera norvegese che, stando alla versione dell’Onu, sarebbero dovute essere consegnate a un contingente di peacekeeper indiani nella Repubblica Democratica del Congo.
Insieme con le armi, del resto, la polizia ha dichiarato di aver scoperto sostanze stupefacenti. Proprio l’allarme droga sarebbe stato all’origine dell’ispezione. Mombasa, principale porto del Kenya sull’Oceano Indiano, è considerata una delle porte di ingresso dell’eroina proveniente dall’Afghanistan destinata poi in parte al mercato europeo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)