Qualche tempo fa ero a casa di mia sorella-universitaria in quel di Bari. Ogni tanto fa bene calarsi di nuovo per un attimo nella spensierata vita da coinquilini fatta di pasti insieme, chiacchiere da stanza a stanza, rigoroso caffè pre-studio…cose per cui provo sempre nostalgia quando ripenso al mitico appartamento in S. Stefano a Bologna….ehhh…ma torniamo a noi.
Una delle coinqui di mia sorella si propone di farci assaggiare una ricetta da lei scoperta da poco. E tira fuori un sacchetto di pistacchi tritati. Gioia e gaudio! Io adoro i pistacchi! Ne potrei mangiare a sacchi, li trovo irresistibili! E quella santa donna cosa ci prepara quel giorno? Delle Pennette al sugo di pistacchi! Me feliceeee! Mangiare quel piatto mi ha fatto andare in brodo di giuggiole e tempestivamente mi sono fatta dare la ricetta.
Qui a TO l’ho preparata per me e amorcito già due volte. Avrei voluto parlarvene già alla prima prova, uscita benissimo, ma eravamo così affamati che mi sono dimenticata di fare le foto. E anche alla seconda prova, ho fatto delle foto con l’iPad alla buona perché non vedevo l’ora di tuffarmi nel piatto…golosa? Un pò ingorda? Ma noooooooooo!! Voi non capite che effetto possono fare su di me quei 4/5 alimenti che reputo i mie preferiti in assoluto…se ci sono loro in tavola, povera me…
Insomma, poiché sono buona, vi passo la ricetta di uno dei miei piatti TOP dell’autunno/inverno 2012. Siete stati avvisati…
Ingredienti (per 4 persone):
- 400 gr. di pennette rigate
- 100 gr. di pistacchi sgusciati e tritati
- 100 gr. di pancetta tagliata a striscioline (o se non vi va allora va bene anche quella a cubetti del banco frigo)
- 1 cipolla media
- 1 confezione di panna da cucina
- olio d’oliva
- sale
Preparazione:
Tagliare e far soffriggere la cipolla con un fondo di olio d’oliva. Quando si è imbiondata, aggiungete la pancetta e fatela rosolare. Quando la pancetta diventa croccante, unite 70 gr. del trito di pistacchi. Infine aggiungete la panna da cucina, salate, mescolate e lasciate andare a fuoco basso.
Intanto mettete una pentola d’acqua a bollire e, a bollitura avvenuta, salate e versate la pasta. Ricordatevi di lasciare un bicchiere d’acqua di cottura a parte, poiché vi sarà utile per amalgamare la pasta sugo. Quest’ultimo infatti, per sua natura, tende a seccare un po’.
Quando la pasta è pronta, scolate, unitela al sugo e mescolate. Se il sugo vi sembra troppo denso, usate un po’ dell’acqua di cottura che avete precedentemente messo da parte. Amalgamate bene e servite cospargendo i piatti con il pistacchio tritato rimasto. Buon appetito!
Foglie sulla neve #2
La parola di oggi è: spesa. Direte voi “Che gran cosa!” Ma che volete farci, sono una ragazza semplice io…No è che la cosa è andata più meno così. Io sono pigra, 365 giorni all’anno. E sono pigra quando si tratta di andare a fare la spesa. Che poi è strano, perché in fondo a me piace fare la spesa, girare tra gli scaffali pieni di cose colorate e (si spera) buone…è che mi pesa il c**o, lo ammetto.
Però mi faccio forza e ci vado. E mai decisione fu più giusta…
Mentre ero lì nell’ipermercato a farmi affettare del crudo di Parma – ché se c’è una cosa su cui sono choosy non è certo il lavoro, dato che ormai sto per seguire l’esempio del laureato che lavora come spaventapasseri (true story!), ma il prosciutto, che o è di Parma o è San Daniele – vedo un gruppo di persone in fila mentre seguono uno dei dipendenti come se fossero in gita al Louvre con la loro guida. Hanno anche le macchinette fotografiche e stanno facendo foto al salmone e al gorgonzola. Un po’ interdetta chiedo alle ragazze della gastronomia cosa significasse tutto ciò. Loro mi rispondono che si tratta di una delegazione olandese venuta qui in Italia per imparare come si gestisce un supermercato qui da noi.Mi sono tornati alla memoria i Tesco e i Sainsbury’s inglesi e non ho potuto fare a meno di convenire sul fatto che sta gente in quanto a supermercati sta davvero messa male. Non c’è cosa più triste che fare la spesa dal Tesco e vedere qualsiasi cosa impacchetta, plasticata, incellofanata, in poche parole come se fosse finta. In Francia addirittura ho visto nel reparto ortofrutta usare degli “spruzzini” automatici sulle verdure, i quali gettavano acqua ogni tot minuti sulle verdure che erano chiaramente avvizzite…Beh, in poche parole, mi sono messa a seguirli tra gli scaffali per un po’. Tipo stalker. E posso garantirvi che non c’è divertimento migliore che vedere due signore olandesi elettrizzate di fronte a delle zucchine o seguire i loro sguardi interessati di fronte al banco frigo. Ci si potrebbe fare uno studio antropologico…
Niente, ogni volta scopro che fare la spesa mi diverte. A volte mi diverto anche più del solito…
Infine, sono riuscita a beccare il rossetto che volevo provare, quello della linea di Kate Moss della Rimmel. Io non amo molto la Kate, ma c’era un colore nella linea, il numero 09, che ero curiosa di provare. Prima della spesa ero stata in profumeria ma la commessa simpatia-portami-via mi dice con fare annoiato “La linea l’abbiamo finita, eccetto per questo colore che non ti starebbe proprio bene…” Allora, make up artist dei poracci, che così truccata sembri uno scontro tra LadyGaga e Christina Aguilera quando la mattina si svegliano non struccate, innanzitutto non mi rispondere con la faccia di una che è stata disturbata mentre salvava il mondo mentre so benissimo che ti stavi aggiornando lo status su facebook e, poi, decido io se quel colore non mi sta bene…hai ragione, non mi sta bene, ma so vederlo da sola! Grazie!Comunque, quando entro nell’ipermercato, trovo nel settore Beauty anche il rossetto di Kate, e ne erano rimasti pochissimi pezzi. Fortuna che c’era il colore che volevo.
Così la mia vittoria sulla pigrizia è stata davvero ben premiata.
P.S. Questa foglia nella neve è una foglia di banano, visto tutto il papiro che ho scritto…
Buon weekend!