20/21 Novembre 2014
Ho la paralisi congenita agli arti inferiori ed agli sfinteri.
Ho iniziato la mia vita sulla sedia a rotelle e, poi, muovendomi con le stampelle.
Sono, adesso, a 51 anni, nuovamente, sulla sedia a rotelle.
I miei momenti di insopprimibile fastidio sono stati quando, in entrambe codeste condizioni, ma, soprattutto, con le stampelle, incontravo, per strada, bambini più piccoli di me che mi puntavano il dito e dicevano, a voce alta, ai loro genitori quanto fossi buffo e sembrassi piccolo, benché fossi poco o molto più grande di loro.
Altri momenti sono stati quando, camminando, per strada, con le stampelle, incontravo miei coetanei o adulti che desideravano conversare con me ed io non trovavo nemmeno una panchina dove sedermi ed ero costretto, per educazione, per gentilezza, ad ascoltarli, senza che si accorgessero del mio disagio nel dovere stare in piedi.
Provavo, poi, fastidio perché, a causa della paralisi agli sfinteri e della mia educazione e gentilezza, non dicevo nemmeno del mio fastidio nel doverli stare ad ascoltare mentre avevo bisogno di andare al W.C. e rischiavo, perciò, per educazione, per gentilezza, di farmela addosso.
Luca Lapi