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Momenti di trascurabile infelicità

Creato il 21 marzo 2015 da Frmagni

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Francesco Piccolo Momenti di trascurabile infelicità (Einaudi 2015, € 13, pp. 140).
È sabato mattina del primo giorno di primavera, sul presto; in un bar di viale Jenner un cinese mi prepara un cappuccino annacquato e nel locale pieno di tavoli vuoti proprio all’estremità del mio si siedono due arabi con quel tipo di barba che se ce l’ha un europeo lo chiami hipster e se ce l’ha un arabo pensi che stia andando a fare un attentato, magari proprio dopo aver bevuto il cappuccino annacquato del cinese;
inganno il tempo leggendo Momenti di trascurabile infelicità di Francesco Piccolo che però fa morire dal ridere e sono tutta rossa nel tentativo di soffocarmi così il cinese mi guarda strano, anche perché sono qui da un’ora e il cappuccino per adesso l’ho bevuto a credito; e mentre gli arabi si parlano fitto uno sull’altro senza ascoltarsi, due amiche mi whatsappano che stanno andando al parco a correre e visto che lo dico da sette anni, che voglio iniziare a correre, oggi è la volta buona e penso che un momento così non ritorni mai più, ma io me lo sto giocando in un bar cinese per arabi che fa cappuccini annacquati mentre aspetto che mi finiscano il tagliando della macchina che prima per sbaglio all’officina l’ho chiamato revisione, invece sembra siano cose diverse. E siccome ogni volta che leggo un libro mi viene voglia di scriverne uno simile e dev’essere per questo che non ho mai scritto un libro, non mi decido su quale libro riscrivere, penso che questo è proprio un momento di trascurabile infelicità. Il tagliando della macchina il sabato mattina. E il cappuccino annacquato, anche.

PS nel libro di Francesco Piccolo consiglio di cominciare dal pezzo sul giapponese da pagina 15. Specie se avete più di un figlio…

PPS qual è il vostro momento di trascurabile infelicità preferito?


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