Giurami che non sono una figura, un'ombra tra le tante che hanno costellato la tua vita. Non ti permetterei di avere usato il mio essere persona, il mio esserti custode solo per il piacere del tuo ego e non per la stima profonda che provavi nei miei riguardi. Guai non fosse così, le persone che profanano i sentimenti degli altri per un proprio tornaconto sono solo degli iniqui. E io non avevo visto questo in te.
Come tutti gli spiriti liberi avevo cercato l'anima gemella che credevo di aver trovato in te, fratello, amico, amante, confidente. Ma ho dato più io di te e sono a credito nel nostro mondo simbiotico. Si instauravano tra noi, dei momenti mistici, duranti i quali raggiungevamo vette di intimità sconosciute ai più. Era un innalzarsi al di sopra della mediocrità, ne avevamo la forza, ne sentivamo la potenza, ci bastava guardarci negli occhi e lasciarci andare. Sei volato altrove, senza di me ma con tutto il bagaglio di sensibilità ed essenza umana che ti avevo donato, insieme al mio spirito. Sciagurato, non sai che questa intimità valeva solo per noi? Non è un bagaglio che potrai disfare e offrirlo, non si adatterà a nessuno. Hai solo dissacrato il mio essere intimo, non ne trarrai fortuna, né aiuto. Non vorrei essere te, quando te ne accorgerai, perché sarà una scarica di terrore pensando a cosa possedevi e che ti ha inesorabilmente lasciato, per sempre.
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