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momento Aldo Grasso - L'Oriana

Creato il 17 febbraio 2015 da Connie

momento Aldo Grasso - L'Oriana
Mi piacerebbe dirvi che la sera mi metto davanti al camino, indossando una vestaglia di seta, sorseggiando una tisana al cardamomo, ascoltando Debussy e leggendo Thomas Mann, in realtà spesso ciuccio un cucchiaino di burro di arachidi e guardo la televisione, spesso guardo roba trash e spesso ci faccio pure tardi. Comunque ieri sera non pensavo certo di guardare una cosa trash, anzi, trasgredendo la regola che “Le fiction rai non si guardano mai” mi sono messa con impegno e senza presunzioni snob a guardare l’Oriana su rai uno.
Che dire? Partiamo da Vittoria Puccini, bella, bella, bella e bella, ancora più bella con quel look anni 60/70, si può dire poi che almeno non si forzava di parlare toscano con l’effetto che ottengono quelli che ci provano che mettono le c aspirate anche dove non stanno "SI VA A HASA MIA HO HOMPRATO LE SIHARETTE". Però l’Oriana era un’altro tipo di bellezza e un altro tipo di donna, bella a modo suo spigolosa nel volto come nel carattere, non era certo una creatura eterea e impeccabile come la Puccini che ha la faccia da fiction in costume.
I dialoghi erano imbarazzanti. Un misto di cento vetrine e recita scolastica delle medie, senza il minimo spessore, senza farci capire il carattere dei personaggi o quello che succedeva, nulla. L’unico personaggio che viene un po’ fuori e la protagonista ma perché sappiamo già che tipo era, se lo dovessimo capire da quelle battute senza senso sarebbe impossibile e penseremmo che la Fallaci era una scriteriata e poco altro.
Poi, cari sceneggiatori se tutta la vita non vi ci entra, selezionate le parti migliori, salienti, rappresentative. Li facevate i riassunti alle elementari? Mi sa di no altrimenti avreste evitato l'emorragia di scene alla cazzo. 

Ad un certo punto Oriane e Pelou sono in Vietnam a Saigon: Oriana entra in un negozio di libri e dice: “mmm che bello questo libro”. Pelou le fa: “Guarda che se lo compri la trattativa dura mezz’ora”. Oriana: “meglio di no”.

Fine
MA CHE CAZZO DI SCENA E’? Cosa ci dovrebbe far capire? Cosa? Che la Fallaci non c’aveva voglia di trattare alle bancarelle? 
Poi un Vietnam con le scene dell’elicottero ovviamente girate a terra con gli attori che si scuotono per fare l’effetto vibrazione. Scusaci Ollivud!Ad un certo punto è partita anche una musica tipo colonna sonora di Forrest Gump. La aspettavo ed è arrivata.
Poi, io non lo so perché nelle serie straniere non fa questo effetto, sarà una cosa che abbiamo assorbito di default ma vedere parlare italiano in tutto il mondo fa risultare tutto ridicolo. Tutti parlano italiano con lei e la cosa veramente imbarazzante è che parlano con il loro accento. Il francese come l’ispettore clouseau, l’indiana come Raj Koothrappali, l’americano come Alberto Sordi (MOSTTADDAA). Una roba da vernacolo di parrocchia.
Io non sono una biografa della Fallaci e non tutto quello che ha fatto o detto nella sua vita mi trova d’accordo, non critico questa serie perché sento profanata una mia figura rappresentativa ma credo che una qualunque altra casa di produzione di un qualunque altro paese avrebbe tirato fuori una miniserie bellissima dalla vita di Oriana. Una donna che per prima ha fatto esperienze e cose riservate solo agli uomini fino ad allora, un personaggio controverso e difficile, odiata, criticata, amata e rispettata. Penso alla HBO ma anche a inglesi o francesi che comunque riescono a creare delle mini serie o delle fiction credibili e appassionanti. Ricostruiscono la storia e le biografie, rispettando i personaggi e gli avvenimenti ma anche romanzandoli senza scadere nel ridicolo. L’Oriana sembra una cosa scritta da persone che avevano letto due libri e tre interviste. Se la Fallacia avesse visto una tale banalizzazione della sua vita si sarebbe incazzata a morte perché a differenza di certi sceneggiatori credeva in quello che faceva e spendeva la sua vita e la sua salute nel suo lavoro e odiava i cialtroni e i pressapochisti, povera Oriana!
ALDO GRASSO ESCI DAL MIO CORPO

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