Magazine Cultura

Mon chéri

Creato il 17 maggio 2012 da Cannibal Kid
Condividi Cherrybomb (UK 2009) Regia: Lisa Barros D'Sa, Glenn Leyburn Cast: Rupert Grint, Robert Sheehan, Kimberley Nixon, James Nesbitt Genere: rin teen teen Se ti piace guarda anche: Skins, The Myth of the American Sleepover, Daydream Nation, Youth in Revolt, The Beautiful Ordinary
(film naturalmente mai uscito in Italia, ma reperibile con i sottotitoli)
Mon chéri
A volte è difficile comprendere il senso dei titoli italiani messi ai film stranieri. E molto spesso è difficile capire il significato, ammesso e non concesso ce l’abbiano, dei titoli dei miei post. Ma a volte non si capisce nemmeno bene il perché dei titoli originali dei film. Prendiamo Cherrybomb, ad esempio. Titolo di una canzone delle mitiche The Runaways, tra le prime o comunque tra le più importanti rock’n’roll band al femminili della storia, la cui vicenda ha ispirato anche un film (carino, a mio parere) con Kristen “Bella Swan” Stewart e Dakota “bambina cagacazzo de La guerra dei mondi” Fanning. Okay, cosa ha a che fare questa canzone con il film in questione? Mon chéri Mmm, difficile dirlo. Il pezzo si sente, peraltro non nella fighissima versione originale bensì in una discutibile cover, ed è tra l’altro usato giusto come sottofondo ad una scena nemmeno cruciale per la pellicola. Le ragioni possono essere allora, forse e dico forse, trovate nel testo della song:
Can't stay at home, can't stay at school
Old folks say, ya poor little fool
Down the street, I'm the girl next door
I'm the fox you've been waiting for


Hello daddy, hello mom
I'm your c-c-cherry bomb
Hello world, I'm your wild girl
I'm your c-c-cherry bomb

Mon chéri

"Senti ma, a Hermione gliel'hai mostrata la bacchetta magica?"

La pellicola, come il pezzo delle run run Runaways gioca proprio sul contrasto tra genitori e figli. Due mondi separati che non riescono a comunicare tra loro e in cui i pargoli sono visti come degli oggetti misteriosi, estranei e pericolosi per gli adulti: delle c-c-cherrybomb in attesa di esplodere. A mettere in moto la giostra, nemmeno troppo movimentata, di questa pellicola britannica molto teen è l’arrivo in una cittadina inglese di una bionda sgnaccherona, atterrata dritta da Londra. Più che una vera sgnaccherona, in realtà è una biondina carina, ma nemmeno tutta ‘sta cherry-sexbomb. Non è Amber Heard, insomma, ma è comunque abbastanza per scatenare la competizione tra i due migliori amici protagonisti: uno è il roscio Rupert Grint, ex Ron Weasley, e l’altro è… Harry Potter? No, è Robert Sheehan, ex Nathan di Misfits. Rupert Grint è quello precisino, secchione, con la famiglia perfetta. Robert Sheehan è invece un cazzaro non lontano dal mitico Nathan dei Misfits, peccato che qui sia meno divertente. È abbastanza divertente, però come Nathan nessuno mai!

Mon chéri

"Chi t'ha ridotto così, Voldemort?"
"Seee, figurati..."

Tra questi tre personaggi che vivono in una vuota cittadina senza un cazzo da fare a parte cazzeggiare in giro, nasce inevitabile un triangolo di amicizia, amore e sesso. La storia, almeno nella prima parte, parte bene e lascia intravedere una piacevole pellicola sullo stile di Skins. Droga, famiglie disastrate, giovani confusi… il pacchetto è completo, gli ingredienti ci sono tutti e per un po’ il film lascia ben sperare. Anche se le scrittine stile SMS inserite qua e là nella pellicola sono un espediente finto gggiovane davvero mal riuscito e che fanno film di Moccia una cifra. Presto poi la vicenda perde la sua propulsiva carica adolescenziale e rock’n’roll e cerca di scavare più in profondità nei personaggi. Scava scava, ma non è che si arrivi da nessuna parte. Insomma, fino a che rimane in territori cool e giovanili ci siamo abbastanza, quando invece prova a deviare il discorso sui genitori o farsi maturo, il film perde fascino. Laddove non funziona per nulla è però soprattutto nella parte finale. Qui la storia si gioca la carta della svolta drammatica e quasi thriller che stona con il resto e sembra campata lì per aria come una granata non esplosiva. Alla fine questo è: un film dal buon potenziale che però non riesce a deflagrare. Una cherrybomb, una bomba alla ciliegia, ma certo non una bomba vera e propria. (voto 6-/10)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :