Magazine Cultura
Ieri ho iniziato l'esplorazione di un mondo parallelo della letteratura: la calligrafia antica. La sensazione di un'atmosfera magica intorno si genera al solo maneggiare gli strumenti del mestiere: pennino, inchiostro in cui intingerlo, carta bianca di fronte a me. Sono solo pochi i segni che iniziamo a tracciare, ma tanto basta per aprire un varco nel passato. Ci sono profumi, ma anche rumori che evocano una realtà che non è più la moderna. Il pennino sulla carta genera un rumore, così come l'impercettibile tuffo nell'inchiostro e le pagine maneggiate: mi è impossibile non pensare che i frati amanuensi vivevano immersi in tali suoni. Perché di suoni si tratta, come fosse musica. Frate amanuense. Frate non posso certo esserlo, ma amanuense chissà...
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