La coppa dei mondiali l’ha vinta il polpo, quello di cui si è parlato di più, il più simpatico di tutti, quello che non ha sbagliato un pronostico: dal suo acquario di Oberhausen è sempre riuscito a infilare i tentacoli nella vaschetta per il cibo contrassegnata dalla bandiera della squadra vincente.
Ma anche il povero Paul sta correndo i suoi rischi: i tedeschi, arrabbiati per il terzo posto, ora dicono che porta male e diffondono sul Web ricette per cucinarlo; gli argentini, i più arrabbiati di tutti, hanno addirittura creato un gioco in cui è possibile prendere a pugni un polpo che gli assomiglia moltissimo.
Del resto stiamo parlando di pubblicità e nessuno vuole lasciarsi rubare la scena dal polpo che ha fatto divertire il mondo e sottratto i titoli di quotidiani e telegiornali a giocatori e allenatori.
Quello su cui potete scommettere è che l’acquario di Oberhausen, in Germania, vedrà sicuramente un’impennata di visitatori grazie a un’operazione di marketing riuscitissima che ha sfruttato l’evento più atteso come nessun altro è riuscito a fare.
Sì perché che il polpo sia davvero un indovino è fuori discussione, come minimo le sue scelte venivano influenzate mettendo il suo cibo preferito vicino a una bandiera specifica.
Ora che i riflettori si sono spenti il povero Paul può tornare alla sua funzione, magari ce lo facciamo in… paella.