Germania-Usa 1-0 (Muller)
Portogallo-Ghana 2-1 (aut. Boye, Gyan, Ronaldo)
Si temeva l’accordo sottobanco tra i vecchi amici Klinsmann e Löw nell’ultimo turno del girone G, e passaggio a braccetto è stato, anche se il destino ha voluto per altre vie.
La partita dell’Arena Pernambuco è stata viva e godibile, anche se per ovvi motivi le due squadre non spingevano a fondo il pedale dell’acceleratore.
Meglio la seconda frazione, con rapidi capovolgimenti di fronte e il repentino gol di Muller che costringe gli uomini di Klinsmann a tentare un po’ di forcing.
Le occasioni migliori per Dempsey e compagni arrivano nel finale, con la doppia occasione prima per Bedoya e poi per Dempsey stesso, murato dalla difesa tedesca.
Allo stadio Garrincha di Brasilia si consuma invece l’ennesima delusione per i lusitani di Cristiano Ronaldo, grande campione limitato in campo mondiale da una squadra mai all’altezza.
L’undici di Bento vince, ma soffre oltremodo un buon Ghana, e soprattutto non mette a segno quelle reti che avrebbero fatto la differenza di classifica con gli Usa.
I rossoverdi pagano l’inizio sciagurato, con i 4 gol incassati dalla Germania; risalire la china è risultato improbo, soprattutto dopo il brodino della seconda giornata.
Portogallo arrembante per tutto l’incontro, ma poco lucido sotto porta, caratteristica ormai conosciuta a queste latitudini.
CR7 le prova tutte, ha fame di gol e a negarglielo è prima la traversa poi gli ottimi interventi di Dauda.
L’autogol di Boye manda avanti i portoghesi, ma nella ripresa arriva il pareggio di Gyan, ed è il Ghana a mangiarsi una clamorosa occasione per il vantaggio, con Waris che mette alto da pochi passi.
All’80’ Ronaldo finalmente corona la sua ricerca del gol, andando vicino alla doppietta in almeno altre tre occasioni, ma trovando sulla sua strada uno strepitoso Dauda.
Il Portogallo saluta la competizione, mentre Germania (contro Algeria) e Stati Uniti (contro Belgio) proseguono la loro avventura.