di Ferdinando Cocciolo
Favorite, “seconde linee” e possibili sorprese dei Mondiali di calcio 2014 in Brasile. I padroni di casa, Germania e Spagna sopra tutte, l’Italia di Prandelli e Pirlo a ridosso, insieme con Olanda e Argentina. E se fossero Belgio e Colombia le sorprese?
Non ci siamo ancora, ma l’attesissimo Mondiale di calcio brasiliano è come se fosse già iniziato, per l’attenzione e attesa “mediatica” e la preparazione delle Nazionali che vi parteciperanno, ma soprattutto nella mente dei tecnici e selezionatori e nei pensieri “ frenetici” dei tifosi di tutto il mondo. E si inizia già a fare le prime previsioni, a cercare di capire quale squadra, tra le “32 grandi del pianeta”, può vincere l’appuntamento sportivo più importante ed atteso dell’anno. Ma non solo, anche chi potrebbe rappresentare la sorpresa o chi sarà il giocatore più forte e determinante.
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Il “bello”dello sport, in questo caso del calcio, è “giocare” in aspettative e previsioni che saranno naturalmente confermate o smentite dai verdetti del campo. Italia, Argentina, Olanda, Germania, Brasile, Spagna, Costa D’Avorio, Francia, Inghilterra, Russia, Svizzera, Portogallo, Uruguay, Bosnia, Croazia, Giappone, Nigeria, Messico, Cile, Ghana, Usa, Algeria, Camerun, Ecuador, Sud Corea, Honduras, Costarica, Australia, Grecia, Iran, Belgio, Colombia. Ecco l’elenco delle squadre partecipanti al Mondiale in Brasile 2014, le “32 sorelle” che, comunque vada l’epilogo finale, si daranno battaglia.
Sicuramente le squadre favorite, al momento, sembrano Brasile, Germania e Spagna. Il Brasile è la Nazionale che vanta più titoli (5), gioca in casa (elemento che di solito costituisce in sostanza il “dodicesimo uomo in campo”) ed ha stravinto l’ultima Confederation Cup, “gustosa e probante” anteprima dei Mondiali. E poi ha una grande stella come Neymar. Dal canto suo, la Spagna, anche se ha giocatori che stanno “invecchiando calcisticamente”, è pur sempre il Campione in carica e in pratica, dal Mondiale sudafricano, ha perso solo una partita ufficiale, ovvero la finale di Confederation Cup. Per quanto riguarda la Germania, non si può non tenere conto, storicamente, della proverbiale forza atletica impressionante, ma più di qualcosa è cambiato anche nella qualità del gioco e nella mentalità. Ad una notevole qualità in attacco, ora si è aggiunta anche una grande “proprietà di palleggio” che ad esempio la nostra Nazionale ha visto direttamente nella recente amichevole di San Siro. In un certo senso, “è l’effetto Guardiola”che, al Bayern Monaco, ha portato un’ organizzazione di gioco validissima ed una mentalità diversa.
E l’Italia? Non partiamo da favoriti, ma siamo a ridosso. Siamo vice campioni d’Europa ed abbiamo in dote anche il terzo posto alla Confederation Cup, cosa di non poco conto. La sempre più probabile coppia di attaccanti titolari Balotelli-Rossi, al massimo delle potenzialità, regge il confronto con la concorrenza, e la nostra “duttilità tattica” viene invidiata ed apprezzata da molti. In vista del Mondiale, Prandelli deve solo confermare quello che ha in mente, in termini di scelte e soluzioni tattiche che comunque non possono prescindere, ad esempio, dalla classe innata di giocatori-fuoriclasse come Pirlo, De Rossi e lo stesso Balotelli. E se ci fosse, clamorosamente, un Totti in più?
Tra le “seconde linee”, anche l’Argentina e gli “orange” dell’Olanda. Come si fa a non inserire nei pronostici una squadra che fa del Mondiale un appuntamento imprescindibile ed ha sempre avuto fior di campioni? La “padronanza tattica” non è mai stata il suo forte, ma lo spettacolo sì, e c’è da giurarci che, da questo punto di vista, saranno “grandi attori” personaggi come Messi, Higuain, Di Maria, Palacio, per non parlare di un Carlitos Tevez che, da un momento all’altro, potrebbe sempre rientrare in gioco. L’Olanda è un’altra alternativa, con giovani talenti “orbitanti” intorno ai vari Van Persie e Robben, una squadra “tosta”, ben organizzata, che sa anche sviluppare gioco e spettacolo.
E le possibili sorprese? Dal nostro punto di vista, potrebbero essere la Colombia e il Belgio, che hanno vinto e giocato sempre bene durante le qualificazioni. Tra l’altro, entrambe sono tra le prime del Ranking della Fifa, ma sappiamo tutti che il Mondiale è un’altra cosa…
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