Se devo essere sincera, ma proprio sincera, sincera, a me il calcio interessa quanto un trattato sulla coltivazione del cavolo cappuccio. Evito qualsiasi commento sulle prestazioni della italica nazionale perché la questione proprio non riesce a toccarmi. E non che non ci abbia provato, su invito della mia tifosissima metà mi sono attardata davanti alla tv, però non sento nessun tipo di emozioni, tremori, ansie. La spiegazione c’è, lo sport in generale mi prende poco (tranne una volta la finale della maratona ad Atene, con l’italiano che ha vinto sul filo di lana, davvero bella) da sempre, che ci volete fare? Quindi vi chiederete il motivo di questo post. Be’ è semplice questa finale rischia di essere davvero molto affolata di reali perché il caso (la bravura, direbbe sempre la mia metà) ha fatto si che questa sera a Johannesburg siano di fronte le squadre di due paesi la cui forma di governo è la monarchia. E siccome i royal si fanno un punto d’onore non solo a rappresentare le loro nazioni, ma anche a sostenerle e a promuoverle in ogni modo già si sono prodigati con la semifinale e adesso annunciano un tifo da ultrà. Nei giorni scorsi, come potete vedere dalle foto, Willelm Alexander e Maxima dei Paesi Bassi che la regina Sofia di Spagna non si sono risparmiati. La coppia ereditaria d’Olanda ha fatto un tifo pazzesco (si ho sbirciato la partita, ma solo per questo motivo, giuro), Sofia sempre misurata e molto regale si è sbracciata a più non posso (anche perché la vittoria della Spagna contro la Germania era davvero inattesa, così mi dicono almeno qui intorno) e poi alla fine è anche andata negli spogliatoi a ringraziare tutti uno per uno. Allo stadio sono attesi ovviamente Willelm Alexander e Maxima, la regina Sofia, Felipe e Letizia. Juan Carlos, invece, resta a casa, i giornali spagnoli hanno spiegato che l’operazione che ha subito è ancora troppo recente per consentirgli di affrontare un viaggio così lungo (stiamo tranquilli, va tutto bene?) e così a occhio deve essere parecchio scocciato, lui grande appassionato di sport e tifosissimo di calcio che ai Mondiali di Madrid del 1982 seduto fra il presidente Pertini e il cancelliere tedesco Kohl, ha esultato per l’Italia, suo paese natale.
Stasera vedremo, vi terrò aggiornati, tanto qua la tv è già pronta. A casa mia (dove è attesa una coppia di amici cari) si tifa Spagna per questioni di simpatia e per via del fatto che il nostro primo bellissimo viaggio insieme l’abbiamo fatto proprio nel paese iberico. In effetti l’ho scoperto per caso, quando una sera il consorte, che era ufficialmente in lutto per l’eliminazione con onta dell’Italia ma continuava a non perdersi una partita, ha cacciato un urlo disumano, terrorizzando le gatte. “Ma che fai tifi?” gli ho chiesto visto che giorni prima mi aveva annunciato di non essere più coinvolto. “Ehm, no simpatizzo”. “Ah, ecco”.
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