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Pistorius sparò a un amico (prima dell’omicidio)

Creato il 06 marzo 2014 da Aplusk

Pistorius sparò a un amico processo omicidio Il 5 marzo è stato il terzo giorno del processo più discusso del momento. Telecamere in aula per raccontare battiti di ciglia, lacrime e sospiri di Oscar Pistorius, accusato di omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, nonostante il campione paralimpico continui a professarsi innocente.

Ormai nota la sua passione per le armi, con tanto di tweet allarmante circa tre mesi prima dell’omicidio del 14 febbraio 2013 – “Non c’è niente di meglio che tornare a casa e, sentendo il rumore della lavatrice, pensare che sia un intruso ed entrare nella dispensa in ‘modalità combattimento’!” – scriveva con un’insolita euforia. A Pretoria viveva nella villa-bunker con mazza da cricket, pistola sul comodino, una mitragliatrice accanto alla finestra della stanza; lo raccontò lui stesso a un cronista del DailyMail oltre un anno fa. Il poligono di tiro, raccontano, era la sua seconda casa.

Pistorius sparò a un amico: dormiva con una mitragliatrice in stanza

Le home invasion robberies, rapine in villa, sono di una frequenza sconcertante nei pressi di Pretoria, ma un arsenale di questo tipo è buono per una guerriglia urbana. È emerso un altro episodio degno di nota nel corso del terzo giorno in aula, accaduto nei giorni immediatamente precedenti l’omicidio dell’ex modella sudafricana, che ha coinvolto un amico di Pistorius, Kevine Lerena, pugile di professione. L’amico-testimone è stato il quarto per ordine di chiamata della procura, e si è preso lo spazio e l’importanza che doveva inizialmente essere concessa a un altro testimone, Samantha Taylor, una delle ex di Pistorius. L’episodio in questione, cadeva un giorno del gennaio 2013, durante un consuetudinario pranzo tra amici: Darren Fresco porta una pistola da mostrare all’amico Oscar, grande appassionato.

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Ci troviamo in un ristorante alla moda di Johannesburg. Darren passa l’arma a Pistorius sotto il tavolo, ma le cose non vanno come devono. Ecco cosa ha raccontato Kevine Lerena: ”Eravamo in quattro. Darren ha passato la pistola ad Oscar sotto al tavolo perché era interessato a comprarne una simile. Il colpo è partito nel ristorante, poi c’è stato silenzio completo.

Pistorius sparò a un amico (prima dell’omicidio)

Dopo il colpo, ho guardato a terra e proprio dove c’era il mio piede, c’era un buco sul pavimento. Mi aveva sfiorato l’alluce, ma non ero ferito”. Cose che succedono, a Pretoria, con Pistorius al tavolo e la sua passione condivisa per le armi. Non in un normale pranzo tra amici. L’onnipresenza dell’elemento “arma” è degno di nota, all’accusa non va giù e continua a insistere sul tasto.

Come è finito poi l’episodio? “Oscar si è scusato, ma ha chiesto al nostro amico Darren di prendersi tutte le responsabilità per evitare di attirare l’attenzione dei media”. Così è stato, ma gli è piombata addosso comunque. E tutta in una volta.


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