«Il peso del Mondiale
davvero non può spaventarmi»
© LaPresse
«Ho visto la morte in faccia, e quel giorno lo porto dentro di me». ...«Era marzo, io e altri due compagni in auto avemmo un bruttissimo incidente: quando vedi la morte in faccia, ti scatta qualcosa dentro che non sai spiegare e ti porti sempre dentro . Ci siamo aiutati a vicenda, dopo, non vedevamo l'ora di avere un giorno libero per stare insieme»...
«Ho perso due amici in altrettanti incidenti d'auto, e poi anche la fidanzata di uno di loro: sembravamo perseguitati dal destino. Sono sicuro, i miei amici mi stanno guardando da lassù. E saranno più felici di me».
«Sapevo già prima dell’intervallo che sarei entrato , quindi ho avuto il tempo per prepararmi mentalmente. Resto calmo e sono convinto delle mie capacità. Tutto può cambiare da un giorno all’altro, ma ho sempre avuto fiducia».
Sul tifo contro della Padania:
«Di questa storia non so molto: so solo che dalle mie parti tutti noi ragazzi non vedevamo l'ora del Mondiale per tifare Italia»... «Forse saranno cambiati i tempi, eppure non sono così vecchio . Sono questioni politiche e non voglio entrarci: so solo che ho sempre tifato Italia e non ho mai avvertito tifo contro».