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Creato il 27 settembre 2015 da Theobsidianmirror
Mondo BlogA un anno di distanza (o poco meno) dalla volta precedente si ritorna a parlare di blog e di blogger anche da queste parti. In questi primi giorni di autunno Obsidian Mirror è ormai tornato, come averete notato, ai suoi ritmi consueti, quelli che prevedono un nuovo post ogni quattro o cinque giorni: un giusto compromesso, nella pratica, tra le necessità imposte dai ritmi della vita reale e le gioie derivanti da questo mondo fantastico, al quale l'aggettivo "virtuale" oggi mi sembra ormai vada troppo stretto. In questi giorni, dopo la lunga pausa estiva, abbiamo portato avanti percorsi già tracciati in precedenza e abbiamo aperto nuove strade, nell'ottica di creare nuova linfa e proporre in continuazione materiale che possa coinvolgere, con immutata passione, lettori vecchi e nuovi. Le speranze di riuscire a mantenere i buoni propositi sono tante, le certezze un po' meno, per cui andiamo avanti senza pensarci troppo. Ormai lo avrete capito: questo è un post privo di logica e ricco di chiacchiere, uno di quelli in cui si inizia a tamburellare sulla tastiera senza avere bene in mente ciò che ne verrà fuori alla fine. Ogni tanto anche questo ci sta, no? Non è che si può sempre parlare dei massimi sistemi.
Ogni tanto bisogna guardarsi attorno e cercare di capire dove siamo finiti. Non è assolutamente facile trovare delle risposte alle proprie domande. Soprattutto per via del fatto che noi blogger siamo tutti fondamentalmente soli e vulnerabili quando navighiamo nel web.
Si è spesso parlato del futuro del blogging e della sua situazione attuale. La domanda che spesso ci si pone è se abbia ancora senso questa formula nel web odierno. Parliamoci chiaro: blog e blogger, visti da fuori, sono considerati dinosauri sopravvissuti non si sa come ad un bombardamento di asteroidi. Blog e blogger sono guardati con sospetto, spesso sono ignorati e tenuti alla larga come la peste, spesso e volentieri sono odiati e disprezzati per qualche ragione ignota, probabilmente perché blog e blogger insistono a portare avanti un discorso che oggi è ritenuto superato. Un odio e un disprezzo che. più probabilmente, derivano dal fatto che i blogger vengono catalogati come personaggi dotati di un ego smisurato, un pugno di nerd obsoleti che si crogiolano nello scrivere di argomenti che non interessano a nessuno se non a loro stessi. Detto questo rinnovo la domanda: chi siamo noi blogger? Dove siamo finiti? Siamo degli inguaribili nostalgici del web 1.0? Oppure siamo fanatici fruitori dello slow-web? Oppure siamo qualcos'altro ancora? Chi ha ragione in tutta questa dannata polemica?
Oggi come oggi il blog, se osservato con gli occhi di chi ne usufruisce, è un angolo di paradiso. Questa almeno è l'opinione di chi scrive. Non esiste un altro luogo nella rete dove ci senta davvero partecipi di ciò che il blogger di turno ci offre, non esiste un altro luogo dove chiunque può usufruire dei contenuti offerti a 360°. Il blog, in pratica, è la più riuscita forma di comunicazione che sia mai apparsa in rete. Cosa esprime meglio il concetto di "socializzazione"? Un social network? Non credo. Nonostante il suo appellativo, non c'è niente di più asociale di un social network. Non c'è nulla di più egocentrico di un navigante dei social network. A chi possono interessare le foto del cappuccino bevuto a colazione o delle scarpe indossate alla festa della sera prima? A chi altri, se non al tizio o alla tizia che le ha condivise con gente alla quale, magari, non ha mai rivolto una sola parola in tanti anni di "amicizia"?
A tutto questo io posso solo dire "No, grazie". Preferisco continuare a bloggare nell'ombra, a quanto pare quella stessa ombra che proteggeva coloro che ascoltavano Radio Londra negli anni Quaranta.
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Da quando ho iniziato quest'avventura, in quel famoso giorno di pioggia del 2011, ho raccolto grandi soddisfazioni, ho conosciuto un sacco di persone incredibili, disponibili e sincere, che non mi trattengo dal chiamare amici. In cima alla lista, se me lo permettete, metterei l'ineguagliabile Nick Parisi, il curatore del blog Nocturnia, che mi ha accolto a braccia aperte quando iniziai ad affacciarmi in questo mondo per me allora sconosciuto. Quello stesso Nick che ancora oggi, dopo tanto tempo, mi ha citato nel suo annuale post dedicato ai blog imprescindibili.
Ed è proprio a quel post che oggi voglio ricollegarmi, per sottolineare, se mai ce ne fosse bisogno, che il mondo del blogging è un mondo speciale.
Nick ha posto la domanda “quali sono stati i blog che avete apprezzato maggiormente nel corso di questo 2015?” e, contestualmente, ha dichiarato in anticipo le sue scelte, nominando i suoi blog preferiti nella categoria “Must” (per i blog indispensabili come l’ossigeno), nella categoria “New Entries” (per le nuove scoperte), nella categoria “Torna caro blogger” (per i blogger che si stanno impigrendo) e nella categoria “Desaparecidos” (per i blog abbandonati dal loro blogger). Lo scopo di tutto ciò, come più volte ha ripetuto il suo ideatore, è quello di conoscere e far conoscere siti nuovi, diffondere i propri pareri in merito, stringere nuove amicizie e rinsaldarne di vecchie.
L'ho già scritto altre volte ma, a beneficio di chi è giunto da questa parte solo di recente, quel post che avete letto su Nocturnia non è stato il primo in assoluto. Un post come quello era apparso sul blog di Nick già nel lontano 2011, fu poi replicato nel 2012, quindi nel 2013 e infine nel 2014. E fu proprio a quella vecchia edizione del 2012 che risale la prima menzione di Obsidian Mirror (quando il nome del blog ancora includeva la parola “inside”, poi decaduta). Ma per tutto questo vi rimando al mio post precedente, dove trovate tutti i dettagli che mi sembra eccessivo ripetere qui.
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Rimane quindi una sola cosa da fare: quella di rispondere all'invito di Nick e citare i blog che meglio rappresentano questo 2015. Nella sezione “Must” la mia scelta diviene ogni volta più difficile, visto che chi vi scrive, mai come quest'anno, ha potuto godere del lavoro di un sacco di blogger bravissimi, tra "vecchi" e "nuovi". Citare in questa sezione solo pochi nomi mi sembra quasi ingiusto nei confronti di tutti gli altri, ma occorre prendere una posizione, per cui senza altro indugio promuovo Ivano Landi come titolare posizione più alta del podio. Il motivo credo non ci sia bisogno di dirlo, no? Da qualunque punto lo guardiate, dove mai lo trovate un blog che possa competere con il suo? A condividere il podio con Ivano, in maniera molto democratica, nomino tutti coloro con i quali ho interagito nel corso del 2015. Una visita, un commento lasciato o ricevuto, è la massima espressione di stima a cui un blogger possa aspirare... e tale stima io non posso che ricambiarla. Se quindi vi sentite parte di quel piccolo "mondo di ossidiana" che mi si è costruito attorno, allora quel podio è sicuramente per voi.
Più corposa è sicuramente la lista dei nuovi blog sbarcati nel mio blogroll nel corso del 2015. Mai come quest'anno, almeno così mi pare, si sono aggiunti tanti nuovi nomi di assoluta qualità. Lasciatemi quindi citare, tra i tanti, Infinitesimale, Io la letteratura e Chaplin, Frammenti e tormenti e Bizarro Bazar.
Una menzione speciale va inoltre a tre blogger che in realtà avevo già individuato sul finire dello scorso anno, ma che hanno scalato posizioni alla grande nel giro di pochissimo tempo. Il primo si chiama Ivano Satos e porta avanti contemporaneamente due blog di grandissimo livello: Beati Lotofagi, molto weird come piace a me, e Kentucky Mon Amour, dedicato al western (che merita se non altro perché credo sia l'unico al mondo). Il secondo si chiama Gioacchino Di Maio e anche lui propone due blog, uno di letteratura (Duecento Pagine) e uno di cinema (Ciak Movie World): entrambi da tenere d'occhio. Il terzo blogger, ma sicuramente non in ordine di importanza, si chiama Lucius Etruscus. Lucio è un vero fenomeno in quanto riesce a gestire contemporaneamente addirittura una decina tra blog e siti. Non riuscirei a nominarli tutti nemmeno se lo volessi, per cui mi limito a segnalare il blog bibliofilo Non quel Marlowe, il blog specializzato Fumetti etruschi, quello dedicato al cinema bis, Il Zinefilo, e all'impressionante database di letteratura sommersa Gli archivi di Uruk. Un caro saluto all'etrusco e un grosso in bocca al lupo per tutti i suoi progetti.
Per quanto riguarda infine i blog scomparsi o accantonati momentaneamente dei loro autori, mi sembra che i nomi siano più o meno sempre gli stessi, segno che la vita cambia e a volte ci porta lontano. Dopo un inizio di anno che sembrava promettente è tornato ad immergersi nell'oblio il buon Coriolano, sempre nessuna notizia da Occhio sulle espressioni, solo alcune notizie frammentarie dalla mitica Lady Ghost e dalla dolce Camilla, ancora eclissata chissà dove la simpatica Alessia che, solo un anno fa, veniva qui citata come una delle realtà più promettenti del blogging. Com'è strana la vita, non trovate?

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