devi sapere che il mio monello è un coccolone (oltre ad essere un piccolo terremoto, ma questo lo sapevi già!) tanto che anche le educatrici della ludoteca me lo dicono sempre: ama farsi coccolare, ama stropicciarsi addosso alle persone a lui care.
E ama guardare negli occhi chi gli parla o comunque chi sta giocando con lui: in particolare lo fa con me (e chi se no? sono la sua mamma!!).
Quando vado a prenderlo ad ora di pranzo alla ludoteca per portarlo a casa, ad esempio, lui mi corre incontro felice, io lo prendo in braccio, lui mi stringe le braccine al collo e poi mi guarda diritto negli occhi e mi fissa a lungo, come se avesse dimenticato come sono fatta e volesse memorizzare ogni particolare del mio sguardo. E guai se io mi fermo a parlare un momento con una delle educatrici e giro la faccia verso di lei! Lui con la manina mi gira di nuovo il viso verso di sè oppure si sporge lui col suo viso e si porta all'altezza dei miei occhi.
Questo evidentemente lo rassicura, lo fa sentire bene, contento.
E gli occhi del mio monello sono bellissimi: grandi, color nocciola intenso, espressivi, gioiosi. Quando li guardo penso a tutti i bambini che hanno gli stessi occhi meravigliosi, ma a differenza di quelli di mio figlio i loro sono spauriti, tristi. Penso a quanti bambini nel mondo vorrebbero starsene così, come il mio monello, occhi negli occhi con qualcuno che li ami e li protegga.Oggi è la Giornata Mondiale dell'Infanzia.Gli occhi di tanti bambini soli, maltrattati, sfruttati, malati ci parlano, vogliono essere ascoltati.
Non dimentichiamoci di loro.