
Classe 1965, romana di nascita, compagna di un dentista della capitale, la Leofreddi tiene il microfono in mano sin dal lontano 1984 - non cominciamo con i pensieri sconci - e come tutte le presentatrici della Tv pubblica che si rispettino può definirsi una "donna a ore", nel senso che anche a lei toccò la maledizione delle levatacce cui si è costretti quando ti affibbiano la conduzione di Unomattina: programma che tutti i presentatori Rai - Pierluigi Diaco compreso - definiscono una benedizione stimolante per la loro carriera, semplicemente per non ammettere che sono finiti in culo al palinsesto e che si sono rotti il cazzo di puntare la sveglia ogni giorno all'alba per correre in Via Nomentana mentre tutta la città ancora russa beatamente.
Ricordo che la stessa Antonella Clerici, alla quale il supplizio capitò verso la fine degli anni '90, raccontò ad un giornale di essersi dovuta sottoporre a una cura di ginseng pur di riuscire a sbattersi la mattina presto sotto la doccia in tempo utile per arrivare al trucco.


O la febbre ce l'ho io?