Monicelli, Sorrento

Sono reduce dalla quattro giorni delle Giornate Professionali del Cinema di Sorrento. A Giffoni vedi il cinema dagli occhi dei ragazzi. Venezia è il carrozzone, il luna park, ma anche il festival che fa sognare. A Sorrento l'arte è l'ultimo di pensieri, il mercato il primo. E forse è uno degli appuntamenti più interessanti in assoluto. Distributori ed esercenti, produttori e registi, operai e padroni, artisti ed imprenditori. Ho appreso la notizia della morte di Mario Monicelli tra i margini dell'atmosfera frenetica della convention sorrentina. Subito dopo la proiezione di "Into Paradiso" dell'esordiente Paola Randi (molto carino il film). Il protagonista, Gianfelice Imparato (tra gli altri, "Gomorra"), ha lavorato un paio di volte con il maestro autore di una miriade di capolavori e film cult (l'ultimo di una certa generazione, ahimè). Affido il ricordo di Monicelli alle parole di questo eccezionale interprete napoletano, incontrato nel corso delle Giornate. Intanto, anche da qui, un saluto al grande Mario. Ci mancherà.

Gianfelice Imparato su Mario Monicelli: "Anche con quest'ultimo, tragico, gesto ha confermato quello che era:un uomo di una lucidità estrema. Non l'ho capito al momento, preso dal dispiacere per la sua scomparsa. Invece riflettendo, sono contento per lui. Ha voluto mettere lui stesso la parola fine.".