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monologo per marzo

Creato il 26 marzo 2014 da Violentafiducia0

avere dei pretesti per venirti a cercare
odiare tutti i giorni della settimana in cui non ci sei e odiarne troppi
e baciarti gli occhi al mattino
mentre ancora dormi sussurrarti che è festa

lasciarti spazio e tempo
e se mi manchi non dirtelo mai
darti tutte le cose di cui hai bisogno
e visto che non so quali sono darti tutto

scrivere poesie per te e leggertele la notte
e avere voglia di te tutte le mattine
distrarti quando sei stanco
sopportare i tuoi silenzi i deliri le paranoie le paure le angosce farti ridere
fingere di credere alle tue bugie per amore tuo
(per amore mio)

essere comprensiva e paziente
e dentro scalciare perché non mi vuoi perché mi respingi perché mi rifiuti perché
e vederci
incontrarci
annusarci
toccarci
e darci i baci alla stazione mentre il cielo diventa giallo
e guardare i tuoi occhi
(guardare nei tuoi occhi guardare coi tuoi occhi
guardare guardare i tuoi occhi)
restare lo stesso anche se avevi pensato di mandarmi via
restare ancora un po’ anche se avevo pensato di andarmene

e stare nel letto nudi senza sfiorarci
ascoltare la musica insieme fino alle tre del mattino
sentire tutti i desideri diventare tristezza e la tristezza
farsi di nuovo desiderio
non dirti mai che sono innamorata di te perché non è vero
non sono innamorata di te
dirti solo la verità
dirti che sei bellissimo

e vuotare il posacenere fuori dal balcone quando nessuno ci vede e ridere
toccarti la bocca con un dito
e sentirmi sola quando ti penso
e sola quando non ti penso
e pensarti lo stesso

e scrutare i tuoi incubi, guardare dov’è nero, ciò che ti turba, dove sanguini
e raccontarti le mie cicatrici
costringerti a parlare solo per sentirti la voce
e farti tacere per sentire il tuo respiro
dirti che è tardi
e trovare un’altra scusa per non farti dormire

sul fondo di te vedere l’entusiasmo, la stanchezza, la speranza
presa a calci ogni volta, la tua dolcezza, le tue perversioni
e il bisogno di stare da solo
e la voglia di stare con qualcuno
ed essere nel punto in cui sei
ed essere con te da molto prima
ed essere lontano lontanissimo da te
e avere delle foto insieme

ed essere primavera, conoscerci di più ma essere sempre all’inizio
ed essere vicino a te ma senza tenerti per mano
e dimenticare le cose che so di te per impararle di nuovo
e dimenticare le cose che sai di me
e non pensare mai a quello che saremo
ed essere puri e non avere ricordi e quindi
non avere paura

e contarti le costole e baciarti sul collo
e morderti le labbra e leccarti le dita

e farti arrabbiare perché sono disordinata perché sono presuntuosa
perché sono ossessiva perché sono pigra
perché sono ostinata perché ho paura
perché di colpo sono seria
e non ti dico perché
e non chiederti mai scusa
e arrabbiarmi perché non mi chiedi mai scusa

e andare al mare insieme quando fa ancora freddo
e fare l’amore ovunque
e bere dalla stessa bottiglia
e benedire la terra sopra la quale cammini e maledire il cielo sotto cui non sei
e giocare con le parole finché non significano più niente
e tenerci stretti questi corpi sfiniti e imperfetti
e guardare le stelle i fili d’erba gli uccelli
e l’intero creato di dio che si spalanca a noi


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