Solére
Latino solìre.
Verbo intransitivo [io sòglio, tu suòli, egli suòle, noi sogliamo, voi soléte, essi sògliono; passato remoto io soléi, tu solésti ecc.; presente congiuntivo io sòglia..., noi sogliamo, voi sogliate, essi sògliano; participio passato sòlito; difettivo del futuro, condizionale presente, imperfetto, participio presente e di tutti i tempi composti; regge sempre un verbo all'infinito].
(letterario) Avere per abitudine, per costume; essere solito, usare: soleva fare una passeggiata dopo cena.
Verbo intransitivo impersonale (ausiliare essere).
Essere solito, consueto.
Come si suol dire: come si dice comunemente.
Il verbo solere si usa praticamente solo più nella locuzione "come si suol dire".
Una (parola) giapponese a Roma
Bilboquet [bilbo'ke]
Voce francese, forse composto di bille ‘bastoncino’ e del diminutivo di bouque ‘palla’.
Anche bilbocchè, bilbocchetto.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Gioco di moda in Francia tra il secolo XVI e il secolo XIX, consistente nel tentare di infilare una palla forata nel bastoncino a cui era legata.
2. Pupazzo appoggiato su una base semisferica riempita con piombo o altro materiale pesante, che tende a raddrizzarsi in qualsiasi posizione lo si collochi.
Jolanda di Savoia, comune in provincia di Ferrara, ha assunto tale nome nel 1911 in onore di Jolanda primogenita di Vittorio Emanuele III. Prima si chiamava Le Venezie.
Lo sappiamo grazie a Vizi Coloniali.
Antonomasie religiose
Maria, la madre di Gesù, per antonomasia è Nostra Signora, ed è la Vergine.
Tommaso Feleri! Chi era costui?
Poi c’è l’autore, cicciottello e interessato alla vita del magro per scriverne la biografia, che incontra il detective, magrolino e pentito di non avere aiutato il magro anni prima quando questi voleva assumerlo per una indagine, e insieme cercano di ricostruire la storia del magro.