![Liberia Liberia](http://m2.paperblog.com/i/242/2428962/monrovialiberia-le-misure-preventive-per-cont-L-S5Kpas.jpeg)
Scuole chiuse fino a nuovo ordine, trenta giorni di ferie obbligatorie per i dipendenti statali “non essenziali”, disinfestazione di tutti gli uffici pubblici, messa in quarantena delle comunità colpite.
Ecco alcune delle misure annunciate dalla presidente Ellen Johnson Sirleaf per contrastare l’epidemia di ebola.
Le disposizioni sono parte di un “piano di azione nazionale”, che è stato presentato in dettaglio in una nota diffusa a Monrovia ieri sera.
Nel testo la Sirleaf sottolinea che l’epidemia ha già colpito il “modo di vita” dei popoli della regione(cosa molto incresciosa anche sul piano psicologico) e rappresenta ormai una minaccia a livello internazionale.
Chi intende,e mi riferisco al resto del mondo, inclusi Europa e Stati Uniti, applichi la massima prudenza per evitare il peggio.
In un certo senso l’Ebola è un po’ come la peste nei secoli passati .Arrivava a ondate periodiche e falcidiava senza preavviso la popolazione inerme.
Oggi, tuttavia, abbiamo mezzi maggiori per poter contrastare le epidemie e quindi necessita fare una buona e intelligente prevenzione. Senza escludere di poter subire scacco matto.
Ciò che occorre è semmai dare una mano (economicamente parlando) a quei paesi e a quelle comunità che in Africa sono in difficoltà. L’igiene è fondamentale e nelle abitazioni e negli ospedali.
E’ disumano morire in foresta peggio di un animale malconcio. Eppure è accaduto e potrebbe ancora accadere.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)