Monsieur Lacenaire, tra capi irriverenti e comunicazione interattiva

Quella che vedete qua sopra è la collezione SS 2012 di un neonato brand francese, Monsieur Lacenaire. Lacenaire era un dandy, un poeta maledetto di metà '800. Una di quelle persone che fanno inconsapevolmente parte del nostro immaginario collettivo. Nobile, poeta, lottava per l'uguaglianza. Ma era anche un assassino, e fu giustiziato a 32 anni, salvo poi essere ritornato in film è libri. Baudelaire lo definì uno degli eroi della vita moderna.
La maglierie di questa piccola marca non è certo violenta, nè ispira rabbia. Nessun brivido lungo la schiena, osservandola, ma anzi una sensazione di soddisfazione al tatto e divertimento alla vista. Perchè il brand rielabora con elegantissima (cioè sottile) irriverenza dei grandi classici della moda da uomo.
Forse è questa l'eredita da François Lacenaire: insofferenza alle regole. Poi ci sono i materiali aristocratici.
I maglioni qui sopra, in lana merino, ad esempio, presentano un motivo a pied-de-poule che si trasforma in un gioco -anzi, IL gioco- di fine anni '70, space invaders.
Sublime la versione a cardigan. Il motivo prende in giro i nerd del computer e gli intellettuali stereotipati (tipo il "dottor" Reid di criminal minds, per intenderci), eppure il cardigan ne è l'indumento per eccellenza, almeno per come me li figuro io. Un vero e proprio must have, quindi (da notare che stavolta ho scritto "must" e non "mast": sono serissimo!).




Sono volpi che invadono il paese delle pecore?
L'ideatrice si chiama Garance Broca, ispirata dal cinema della Nouvelle Vague, dai libri di cucito della nonna e dalla street art. Strano mix di cultura, street style e tradizione. Garance è una simpatica signora francese che, ancora, non può che ispirarci eleganza, tranquillità ed intelligenza, solo a guardarla. Ma Garance è anche tanta esperienza: 10 anni a lavorare da Balmain, Joseph ed Hermès prima di mettersi in gioco. Proprio grazie a questi precedenti sceglie le migliori lane (alpaca, merinos italiana...) e tessitorie: si fa tutto in Francia, appena fuori Parigi, tranne l'Alpaca, che viene tricottata in Perù. La qualità si sente al tatto: felpe morbide e corpose. I tagli sono belli slim. Ve lo posso dire avendo io comprato una loro maglia totalmente ad occhi chiusi, su mister Porter (il post a proposito è quello linkato a inizio articolo).

Divertentissimo il dettagli che compare sull' etichetta: "Proudly made in France (O Peru)." Cioè "Orgogliosamente fatto in Francia (o in Perù)". Ecco la mia:


Come vedete compare anche una dettagliata spiegazione del disegno, del lavoro della griffe, e dei dettagli sono fatti a mano. Poi c'è un inciso, una sorta di invito a oltrepassare la semplice esperienza d'acquisto, a continuarla: non a caso si usa il verbo "incontriamoci" (come dei vecchi amici) su facebook, dove poi si può postare la propria foto, che va a finire in un album del genere "I monsieurs Lacenaire" o qualcosa simile. Ancora, ti invitano a vedere le foto di tutti i nasi rossi che hanno realizzato, in un apposito album su facebook (127 foto. Significa che hanno fatto solo 127 maglioni di questo modello, Renan? Sarebbe una cosa in un certo senso lussuosa). I nasi sono tutti diversi e si deve trovare il proprio. A quel punto ti tagghi nella foto. Il risultato? Tu hai un'esperienza di lusso "su misura", nel senso di avere qualcosa di speciale solo per te, loro danno prova di artigianalità e si fanno conoscere, perchè i tuoi amici guarderanno la foto dove sei taggato. Una comunicazione geniale ed interattiva come quella di poche altre marche. Forse Burberry, che permette anche di comprare capi dalla sfilata in diretta, è così avanti... ma qua la cosa è più rustica ed amichevole, inoltre è come se si basasse su un passaparola. Davvero, geniale!
E a proposito di comunicazione, c'è il bellissimo video della campagna pubblicitaria, assolutamente imperdibile:

Tra i miei prodotti cult, selezionati, oltre a cardigan e pull "sheep invaders", il bomberino Teddy morbido in alpaca, che come uno scemo non ho comprato in saldo (anche perchè ho confuso l'alpaca con non so quale fibra pungente), ma pare ritornerà, e anche in altri colori.

Poi  c'è il divertentissimo caban Pierre-François in baby alpaca, con cui vi potete divertire a creare il pezzo che volete: un maglione con sciarpa, un cardigan...


Guardatevi questo divertentissimo video che ho scovato solo oggi!
Ben sei fili di baby-alpaca con bottoni in legno e treccia fatta a mano. 
Una curiosità: Garance si ispirò, per il nome del brand, a un film della Nouvelle Vague, datato 1945: Amanti Perduti. La protagonista aveva quattro amanti, tra cui l'aristocratico assassino Françoise Lacenaire. Indovinate come si chiamava questa donna? Sì, proprio Garance.
Sul sito trovate i negozi in cui comprarlo, tra cui Colette (anche l'e-store) a Parigi, MrPorter (ottimo servizio, l'ho provato proprio con Monsieur Lacenaire) e qualcun'altro in giro per il mondo, "naturalmente" niente (di fisico) in Italia...-.-''.
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