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Monsters Ate My Birthday Cake – Guerra ai mostriciattoli mangia-torte

Da Videogiochi @ZGiochi
di Fabio Cecco D'Ortona

Cartoon Network non è più soltanto una rete di canali televisivi specializzata in cartoni animati, da qualche tempo ormai presta la propria competenza ed il suo marchio anche alla realizzazione ed alla pubblicazione di videogiochi adatti proprio a tutti, dai toni rilassati e spesso esilaranti. Da qualche tempo è giunto su Steam Monsters Ate My Birthday Cake, puzzle game su cui diremo la nostra quest’oggi, che coniuga ad un sistema di gioco divertente dei simpatici e buffi personaggi immersi in un mondo colorato e vario per location.

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SENZA TORTA, NON È UN VERO COMPLEANNO…

Quanto riuscita potremmo considerare una festa di compleanno senza torta? E se a compiere gli anni fosse un ragazzino di un piccolo paesino, amante dei dolci? Il piccolo pretesto che mette in moto gli ingranaggi del titolo di SleepNinja Games è proprio questo: Niko abita in un’isola chiamata Gogapoe Island, un luogo che il piccolo ragazzo conosceva appena, prima della scomparsa della sua torta di compleanno. Parte così in spedizione per recuperarla, scoprendo le tante razze di mostri che la popolano e che, a quanto pare, dividono da tempo quelle terre con gli umani. Una semplice missione diventa così una enorme missione, che non riguarderà più soltanto la sua torta, o il suo piccolo bassotto, ma il destino dell’isola stessa. Il videogioco è presentato in maniera semplice e spartana, qualche scena animata e piccoli ma spassosi dialoghi localizzati in italiano fanno compagnia alla bellezza dei luoghi, ai colori, al tema cartoon che pervade in tutta la produzione, chiaramente indicata ai più piccini, ma dopo ore di gameplay possiamo ritenerla più che idonea anche per un pubblico adulto. La grande avventura di Niko, mossa da un motivo piuttosto banale, comincia così, quando muovendosi all’interno delle quattro macro-zone dell’isola farà la conoscenza della miriade di mostri che la popolano, con design e colori unici, e poteri a differenziarli in maniera esemplare; alcuni di questi ci dichiareranno guerra, altri ancora si uniranno alla nostra più che giusta causa, permettendoci così di venire a capo di rompicapo sempre più intricati, che richiederanno attenzione e bravura, oltre che coordinazione negli spostamenti, pena il riavvio del livello.

Entriamo più nel dettaglio, analizzando il cuore del titolo, ossia il gameplay. Monsters Ate My Birthday Cake, come detto poc’anzi, è un puzzle game molto colorato, frizzante e leggero per tematiche, eppure consente al giocatore di vivere una piccola avventura caratterizzata da una visuale top-down, riportando alla mente i bei tempi passati. Tra sfide, passaggi segreti e tesori nascosti, ogni macro-zona presenta un numero di puzzle dal livello di risoluzione via via più elevato, quindi nuove conoscenze e spezzoni di storia, negozi presso cui comprare gadget e costumi speciali, o livelli speciali. La progressione all’interno di questo magico mondo fatto di puzzle è molto semplice: per ogni livello riceveremo un massimo di tre stellette, a cui solitamente si accompagnano delle monete da raccogliere utili nel negozio di cui sopra, e tramite queste otterremo l’accesso ai successivi stage. Il sistema, effettivamente, funziona molto bene, perché non costringe con molta frequenza il giocatore a ripetere i livelli per ottenere un punteggio perfetto – influenzabile dal tempo, dalle monete o dai tesori nascosti, ed altri obiettivi che cambiano da stage a stage – e ciò permette ai neofiti, o ai più piccini, di procedere con la storia senza troppi intoppi, e ai più cresciuti amanti delle sfide di superarsi per portare a termine il gioco nel migliore modo possibile, e spesso far ciò si rivelerà piuttosto difficile. Il merito, chiaramente, va ricercato nel level design ispirato che investe una gran quantità di livelli, a discapito di altri che sono più superficiali e semplici da risolvere, ma non è per forza di cose un difetto insormontabile: grazie ai tanti mostri di cui far le veci, caratterizzati da altrettante speciali abilità e poteri, per ogni puzzle si avrà la percezione d’esser davanti ad un videogioco vicino al genere casual, per riferimenti e pubblico a cui fa riferimento, ma per il quale non s’è lasciato nulla al caso, architettando una struttura di gioco solida, anche se per molti versi non originale, immersa in un mondo fantastico e buffo, molto allegro. Vi capiterà, così, di gestire i movimenti di Niko che potrà spostare cubi tramite cui attivare pedane, o tanti altri buffi animaletti con abilità dalle più disparate: da quelli bravi nello scavare sottoterra ad altri bravi nel corpo al corpo, o tramite cui è possibile abbattere “mura” di cristallo per mezzo di grida ad ultrasuoni e così via.

È proprio la loro caratterizzazione ed il loro design a fornire a Monsters Ate My Birthday Cake quel qualcosa in più che spesso si cerca in titoli mordi e fuggi, un fascino ed una personalità che aiuta il divertimento durante le fasi di gioco, per giunta vissute all’interno di location semplici per realizzazione ma molto colorate, che mettono bene in risalto la natura e il carattere che risplende in tutto il videogioco. La bontà tecnica è ulteriormente migliorata dal comparto sonoro, con una soundtrack della durata di circa un’ora, addirittura, anche se la sensazione – dopo aver portato a termine il gioco in circa sette ore – è che la versione PC da noi provata perda qualcosina rispetto a quelle mobile, più adatte alla formula mordi e fuggi, anche in virtù di un prezzo che riteniamo un po’ elevato su Steam, perlomeno a fronte della miriade di altri ottimi esponenti prezzati ad una cifra ben minore di quella richiesta per Monsters Ate My Birthday Cake.


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