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Trama: Sulley e Mike lavorano alla Monsters & Co., fabbrica dove i mostri, spaventando i bimbi del mondo reale, riescono a ricavare energia dalle loro urla. I bambini vengono visti come esseri spaventosi e mortali e strettissime regole impediscono il passaggio tra i due mondi, ma un giorno nelle vite di Sulley e Mike piomba la piccola Boo... e i due devono riuscire a riportarla a casa senza essere scoperti.
Rivedere Monsters & Co. è sempre un grandissimo piacere perché ad ogni visione il film si riconferma un piccolo capolavoro. Innanzitutto per la storia, una delle prime a sfruttare l'idea di mostrare il lato "normale" di esseri sovrannaturali o negativi, dando una motivazione alla loro presenza nel mondo umano, un cambiamento radicale di punto di vista sfruttatissimo nei decenni a venire e ormai quasi inflazionato. Non è questo il caso di Monsters & Co., che offre allo spettatore chicche geniali come il terrore dei bimbi trasformato in energia per la normalissima Mostropoli, le porte collegate agli armadi del mondo umano o mostri "storici" come lo Yeti, Nessie e Bigfoot esiliati nella nostra dimensione come punizione per i loro sbagli. Giocando con questi elementi fantastici e parodistici gli sceneggiatori hanno messo su il classico racconto di formazione disneyano, focalizzandolo sul protagonista Sulley e sulla piccola Boo; il primo è lo spaventatore per eccellenza, così preso dal suo lavoro e sviato dalle regole del proprio mondo da non accorgersi che il suo bene deriva dalla sofferenza di migliaia di bambini urlanti e traumatizzati, mentre la seconda è una dolcissima bimbetta di tre anni al massimo che, come tutti i suoi coetanei, dovrà superare le paure irrazionali dell'infanzia e diventare, a modo suo, forte e decisa per riuscire a crescere.
A fare da spalla a questi due personaggi ci sono ovviamente l'indispensabile spalla comica e il fondamentale villain. Il monocolo Mike Wazowsky è il migliore amico di Sulley nonché suo motivatore ed è forse il personaggio con cui maggiormente il pubblico può identificarsi: non particolarmente portato per il suo lavoro, sbadato, ingenuo, sfigato, buffo ma nonostante questo dotato di un grandissimo cuore è sicuramente il mostro più indimenticabile della pellicola e noi italiani avremo sempre da ringraziare il bravissimo Tonino Accolla per questo. Dall'altra parte della barricata c'è poi il terribile Randall che, invece, incarna tutto ciò che riesce a renderlo mostro anche tra i suoi stessi simili e rivela la propria natura abietta e insinuante attraverso il potere dell'invisibilità. I battibecchi tra questi due "estremi" richiamano quelli delle tipiche commedie americane ambientate negli ambienti lavorativi e sono resi ancora più esilaranti dalla presenza di personaggi apparentemente secondari come la burbera Roz, la frizzante Celia e tutto il codazzo di altri mostri, ognuno con una propria incredibile peculiarità. Non crediate però che in Monsters & Co. si rida e basta! L'ultimissima scena del film, basata interamente su un unico scambio di battute e sull'espressione di Sulley, è una delle più commoventi e belle che siano mai state girate e sfido chiunque a non sentirsi spezzare il cuore quando Boo fugge inorridita davanti al suo amicone peloso, vedendolo mostro per la prima e unica volta.
Se la storia e i personaggi sono praticamente degli evergreen, tecnicamente parlando si vede invece che Monsters & Co. soffre il passare del tempo. Il coloratissimo pelo di Sulley risulta ancora oggi incredibile e morbidissimo ma le espressioni dei vari personaggi sono a volte rigide e, soprattutto, il design degli esseri umani è irreale e spigoloso. A farne le spese è soprattutto Boo che, purtroppo, non appare più così carina e adorabile come un tempo (non a caso per metà film viene comunque infilata in un costumino da mostro, probabilmente più facile da animare), tuttavia il doppiaggio riesce in parte a frenare quest'impietoso avanzare del tempo: Monsters & Co. è infatti uno degli ultimi film che ho deciso di guardare esclusivamente in italiano nonostante il fior fior di attori che prestano le loro voci nella versione originale perché la nostra è incredibilmente piacevole da ascoltare e non solo per il grande Tonino Accolla ma anche per l'abilità di Marina Massironi, Loretta Goggi e della piccola (tre anni appena!!) doppiatrice di Boo. Insomma, avrete capito che Monsters & Co. mi è piaciuto davvero molto e per questo temo un confronto impari con l'imminente Monsters University (che tra l'altro parte da un presupposto sbagliato visto che in questo film Mike dice di essere il miglior amico di Sulley dalla terza elementare!). Recuperatelo in tempo, se riuscite, e ovviamente non sognatevi di perdere gli esilaranti titoli di coda con le "papere" dal set e la realizzazione del finto musical che Sulley e Mike usano come scusa per ingannare i colleghi perché sono l'ennesima dimostrazione di quanto la Pixar abbia curato fin nei minimi dettagli questo suo piccolo capolavoro.
Del co-regista Lee Unkrich ho già parlato qui. John Goodman (James P. "Sulley" Sullivan), Billy Crystal (Mike Wazowski), Steve Buscemi (Randall Boggs), Frank Oz (Fungus) e Bonnie Hunt (Flint) li trovate invece ai rispettivi link.
Pete Docter è regista e cosceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto anche La nuova macchina di Mike e Up. Anche doppiatore, produttore e animatore, ha 45 anni e un film in uscita.
David Silverman è il co-regista della pellicola. Marito di Nancy Cartwright, la doppiatrice originale di Bart Simpson, ha diretto I Simpson - Il film, il corto The Longest Daycare e alcuni episodi della serie animata. Americano, anche produttore, animatore e doppiatore, ha 56 anni.
James Coburn (vero nome James Harrison Coburn Jr.) presta la voce a Henry J. Waternoose. Americano, ha partecipato a film come I magnifici sette, La grande fuga, Giù la testa, Pat Garret e Billy the Kid, Hudson Hawk - Il mago del furto, Sister Act 2 - Più svitata che mai, Il professore matto, Affliction (che gli è valso l'Oscar come miglior attore non protagonista) e a serie come Alfred Hitchcock presenta, Perry Mason, Ai confini della realtà e La signora in giallo, inoltre ha lavorato come doppiatore per Capitan Planet e i Planeteers. Anche sceneggiatore, produttore e regista, è morto nel 2002 all'età di 74 anni.
Jennifer Tilly (vero nome Jennifer Elizabeth Chan) presta la voce a Celia. Americana, come doppiatrice ha lavorato anche in Stewart Little - Un topolino in gamba, Mucche alla riscossa e I Griffin, inoltre la ricordo per film come High Spirits - Fantasmi da legare, Bound - Torbido inganno, Bugiardo bugiardo, La sposa di Chucky, La casa dei fantasmi e Il figlio di Chucky. Ha partecipato anche alle serie Moonlighting e CSI - Scena del crimine. Anche sceneggiatrice, ha 55 anni e due film in uscita.
Bill Murray era stato preso in considerazione per doppiare Sulley ma siccome i realizzatori non sono riusciti a mettersi in contatto con lui alla fine non se n'è fatto nulla... in compenso la parte di Mike è andata a Billy Crystal, che aveva rifiutato di doppiare Buzz Lightyear ai tempi del primo Toy Story e a cui la Pixar aveva promesso la possibilità di cimentarsi in un personaggio più adatto a lui. Doppiatori a parte, ci sono voluti diversi tentativi per arrivare al Monsters & Co. e soprattutto al Sulley che conosciamo: il protagonista del film all'inizio avrebbe dovuto essere il mostro che viene costantemente rapato dagli agenti del CDA, Sulley sarebbe stato invece un banalissimo lavoratore dal pelo marrone, Mike l'assistente del terribile Randal e Boo una bambina di sei anni. Infine, nell'attesa che esca il prequel Monsters University, sappiate che esiste anche un corto, nato come scena eliminata e poi inserito nella collectors edition di Monsters & Co., intitolato La nuova macchina di Mike... e ovviamente, se il film vi fosse piaciuto, non perdetevi la trilogia di Toy Story, Monster House, Shrek, A Bug's Life e The Nightmare Before Christmas. ENJOY!!
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