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Mont-Saint-Michel un sogno realizzato dopo 20 anni

Creato il 12 settembre 2015 da Lillyslifestyle @LilianaNavarra

ENGLISHPORTUGUÊS – FRANÇAISE – ESPAÑOL – DEUTSCHE

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Avrei dovuto scrivere questo pezzo un mese fa, ma non è così facile riuscire a scriverlo. Dopo che si sogna qualcosa per 20 anni e si realizza, scrivere dell’esperienza non è così semplice. Non sempre le parole riescono a esprimere quello che sentiamo e poi scrivere di un sogno realizzato è come perderne una piccola parte.

Già vi parlai del mio viaggio in Bretagna, a Rennes, un viaggio organizzato per festeggiare il mio onomastico, ma non dissi che ricevetti il regalo “perfetto”: un pranzo al Mont-Saint-Michel o, come veniva chiamato in latino, Mons Sancti Michaeli in periculo mari. Dal 1979 patrimonio dell’UNESCO.

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«Il Mont-Saint-Michel è per la Francia ciò che la Grande Piramide è per l’Egitto», Victor Hugo.

Arrivati nei pressi del monte ci attendeva una tempesta, tanta era la nebbia che nemmeno si vededa il convento. Giunti al parcheggio (ad appena 2,5 chilometri dall’entrata) e fatta una sosta veloce all’ufficio informazioni, ci mettiamo in fila per prendere l’autobus (gratuito) che ci avrebbe portato fino all’antrata delle mura che, ancora oggi, proteggono il borgo. Ovviamente, potete anche fare la strada a piedi ma visto che pioveva abbiamo optato per l’autobus.

Mont-Saint-Michel un sogno realizzato dopo 20 anni

Foto:www.bienvenueaumontsaintmichel.com

Prima di cominciare la nostra esplorazione, decidiamo di pranzare al famoso ristorante La Mère Poulard, ovviamente, essendo un festeggiamento non optiamo per panini o fastfood. Dopo un antipastino gourmet, ordiniamo la specialità della casa una mega omlette al salmone e formaggio. Una delizia e poi il metodo di preparazione è alquanto originale. Non trovate?

20150726_140039_wm 20150726_135933_wm Mont-Saint-Michel un sogno realizzato dopo 20 anni Mont-Saint-Michel un sogno realizzato dopo 20 anni

Concluso il delizioso pranzo, un ridente sole ci attende, altro regalo perfetto del destino. Percorriamo i ripidi vicoletti fino ad arrivare all’abbazia dedicata all’arcangelo San Michele. Pur non avendo molto da vedere, l’abbazia oramai è vuota, credo che la visita valga la pena. Oramai si è saliti fin quassú e la visita è d’obbligo, inoltre godrete di una bellissima vista in compagnia dei gabbiani.

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La lunga distesa di sabbia argillosa della bassa marea dipinge tutto di un lucido argenteo. Dopo questa poetica premessa da incipit cinematografico, in realtà c’è ben poco di poetico, si tratta di detriti dei fiumi Sée, Sélune e Couesnon che si incontrano proprio ai piedi del monte. Ricordatevi che è pericoloso addentrarsi sulla sabbia senza una guida (non fatelo) ci sono alcuni punti dove le sabbie sono mobili. Troverete molti avventurosi (io li chiamerei in un altro modo) che si tolgono le scarpe (altro errore) e partono verso l’ignoto e …. spesso ci scappa il morto. Terminata la visita dell’abbazia, riscendiamo lungo il perimetro laterale per fotografare dall’alto le strette e colorate stradine ricolme di ristoranti, locande e negozi di souvenir.

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Nulla di tutto ciò può sminuire il fascino del borgo, è un luogo magico e resterà sempre marcato nella mia memoria. Grazie K hai realizzato un sogno lungo 20 anni.

Per chi non ha l’auto può anche arrivare in treno alla stazione di Pontorson (leggete qui).

LEGGETE DEL MIO VIAGGIO IN BRETAGNA



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