Il Monte Bianco, leggendaria vetta della Val d’Aosta, ha ispirato in passato leggende e avventurieri. Non perdete l’occasione di visitare il “tetto d’Europa”!
Un tempo era il “Mont Maudit”, il monte maledetto, dimora eterna di mostri e spiriti maligni temutissimi dagli abitanti dei piccoli borghi arroccati alle sue pendici. Finché un giorno la leggenda narra che il Mont Maudit divenne il Monte Bianco grazie a un potente mago venuto da oriente e vestito da viandante che, per ringraziare gli abitanti dell’ospitalità ricevuta, imprigionò gli spiriti malvagi sotto una spessa coltre di neve e di ghiaccio.
Con il suo fascino e la magia delle numerose leggende che lo avvolgono, il Monte Bianco, un gigante granitico di 4810,45 m, ha attirato avventurieri ed esploratori come Balmat e Paccard, che alle 18:23 dell’8 agosto 1786 raggiunsero per primi la sua vetta segnando la nascita dell’alpinismo.
In seguito divenne meta popolare e ambitissima, grazie soprattutto all’eccentrico ramanziere e giornalista inglese Albert Smith, che dopo aver partecipato alla diciottesima ascensione al “tetto d’Europa” del 1851, trasformò la sua esperienza in uno spettacolo teatrale per il Picadilly Circus, in un gioco da tavola, in racconti, canzoni, gelati e dessert alla panna, lanciando una vera e propria moda delle Alpi nella Londra vittoriana.
Oggi è possibile ripetere questa celebre ascensione con la comodità di sei funivie consecutive. Si parte con la prima da La Palude, a Courmayeur, per arrivare al Pavillon du Mont Fréty (2173 m), con la seconda si sale al Rifugio Torino (3375 m), infine, alla Punta Helbronner (3462 m), dov’è possibile visitare una mostra di cristalli. Da qui gli sciatori più esperti possono scendere fino a Chamonix, sul versante nord francese; tutti gli altri possono proseguire in funivia. La quarta funivia attraversa orizzontalmente il ghiacciaio per ben 5 km e arriva all’Aiguille du Midi (3842 m), la quinta scende fino a Plan de L’Aiguille (2137 m), l’ultima a Chamonix.
Per una passeggiata sulla Mer de Glace, il secondo ghiacciaio delle Alpi, lungo 7 km e spesso 200 m, si parte invece da Chamonix con il trenino a cremagliera inaugurato nel 1908 che in 25 minuti arriva fino a Montenvers, una località un po’ a monte della parte terminale del ghiacciaio. Qui una telecabina conduce direttamente alla Grotta di Ghiaccio, scolpita ogni anno dal 1946 nel fianco del ghiacciaio.