L’anziana di 87 anni è morta il 16 febbraio scorso nel reparto di chirurgia generale del Ruggi d’Aragona di Salerno. L’esame autoptico è stato svolto dal medico legale Giuseppe Vacchiano dell’università di Benevento. Ora saranno gli esami di laboratorio sui prelievi effettuati nel corso dell’autopsia a stabilire se il decesso dell’anziana sia stato provocato dalla presenza del corpo estraneo, una pinza chirurgica klemmer emostatica curva della lunghezza di 22 cm, estratto dalla parte sinistra dell’addome, tra le anse intestinali, a pochi cm al di sopra dell’inguine.
Lo strumento chirurgico fu dimenticato il 19 luglio dello scorso anno, quando Nicoletta Ontano venne sottoposta ad un intervento chirurgico, per la rimozione di una neoplasia addominale, con la resezione di un tratto dell’intestino. Il medico legale ora ha sessanta giorni di tempo per rispondere ai quesiti posti dal magistrato inquirente.
Alla luce della conferma della pinza nell’addome della donna si aggrava la posizione dei sette indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno. Si tratta di cinque medici e due infermieri che componevano l’equipe chirurgica che il 19 luglio scorso intervenne sulla donna di 87 anni. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi nei giorni scorsi dal pm Elena Cosentino.
Subito dopo il decesso, i vertici dell’azienda ospedaliera avevano nominato una commissione d’inchiesta interna, per esaminare le cartelle cliniche dei due ricoveri e le procedure di conteggio degli strumenti chirurgici nella seduta operatoria del 19 luglio del 2012.