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Montegrino, l’ultimo saluto della comunità a “Marietto” Prato

Creato il 11 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante
Montegrino, l’ultimo saluto della comunità a “Marietto” Prato

Sono stati celebrati oggi i funerali del sindaco di Montegrino Valtravaglia Mario Prato. L'uomo, 55enne, è stato colpito da un infarto nella notte tra martedì e mercoledì. Una cerimonia funebre semplice, discreta, ma sentita e partecipata. Centinaia e centinaia le persone, con autorità e amministratori locali, che hanno voluto rendere omaggio ad un sindaco amato e benvoluto non solo dai suoi concittadini, ma anche da tutta la comunità. Presenti, insieme ai numerosi sindaci della Comunità delle Valli del Verbano e della Comunità del Piambello, anche il prefetto di Varese, il dottor Zanzi, il senatore Stefano Candiani ed in rappresentanza della Provincia di Varese, il consigliere Paolo Bertocchi.

Montegrino, l'ultimo saluto della comunità al sindaco Prato. Una giornata difficile quella vissuta oggi a Montegrino. Ad unirsi al dolore dei familiari, per questa improvvisa scomparsa, sono state tante le persone che hanno voluto salutare per l'ultima volta il sindaco di Montegrino, Mario Prato. Alle 14, gli ultimi saluti civili al compianto primo cittadino, con gli interventi del vicesindaco Giovanni Moroni, del presidente della Comunità Montana Valli del Verbano, Paolo Enrico, e della presidente dell'associazione "Amici del Piccio", Carolina De Vittori. Un ricordo sentito e commosso quello da parte loro, che in pochi minuti hanno voluto commemorare un sindaco sempre vicino ed attento alle problematiche delle persone. "Lo ricordo durante la scorsa alluvione nel mese di novembre, vicino ai residenti del Cucco - spiega Paolo Enrico -. Ha passato tutta la notte con loro per monitorare la situazione. Era un sindaco con la gente e per la gente". "Avevamo un rapporto di amicizia, con sincera stima reciproca - spiega Carolina De Vittori -. Ha sempre mantenuto la parola su quello che prometteva. Oggi sono pochi quelli che riescono a farlo. Lo ricorderò sempre con ammirazione". Toccante, poi, l'intervento di un bambino delle scuole elementari di Montegrino che ha voluto omaggiare il sindaco nel modo tanto caro ai piccoli: "Caro sindaco - inizia il bambino - la morte non cancellerà quello che hai fatto per noi. La scuola che ci hai consegnato rimarrà una grande opera per noi e per il nostro futuro. Noi continueremo a fare del nostro meglio con perseveranza, anche grazie al tuo contributo".

Il ricordo di don Piergiorgio Solbiati e di don Giovanni Giudici. Dopo questi interventi è partito il corteo fino alla Chiesa di Sant'Ambrogio dove si sono tenuti i funerali. Tante le persone presenti, con la banda concittadina, le scuole, le associazioni e la numerosa presenza dei sindaci della zona. Ad attendere il feretro la chiesa gremita di persone in silenzio. A celebrare la funzione il prevosto di Luino, don Piergiorgio Solbiati, ed il parroco di Montegrino Valtravaglia, don Giovanni. "Mario - raccontava don Giorgio durante la predica - ha sempre aiutato le persone in svariati modi. Erano tante le sue gioie: la gioia della sua famiglia, la gioia dell'insegnamento al C.F.P, ma soprattutto la fiducia data dalla comunità ad una persona. Vedo una nutrita presenza di tutti i sindaci del territorio e di tutti noi. Vorrei richiamare l'importanza di lavorare perché ci sia veramente la presenza del sindaco, vista come tale. Una presenza accessibile, il potere non deve rinchiudersi in un ambiente. Il potere deve portare e servire la comunità. Ad essere accessibile alla gente, la gente ha dato fiducia e chiede di essere accolta ed ascoltata nelle proprie esigenze. [...] Mario ha lavorato in questo senso, con una grande idealità che oggi deve essere perseguita a tutti i costi".

"Condivido il lutto dell'intero paese - ha spiegato don Giovanni -. Ho avuto la fortuna di poterlo incontrare il giorno prima del triste avvenimento, durante una visita agli anziani, una realtà che lui conosceva bene. Questo testimonia il suo amore e la sua attenzione verso la comunità, verso le persone sofferenti. Anche questo è motivo di merito per lui davanti al Signore e credo sia una benedizione per tutta la comunità".


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