Montenegro. Nuhodžić, ‘contro jihadisti collaborazione tra intelligence di tutti i paesi balcanici’

Creato il 12 gennaio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

di Giacomo Dolzani

In seguito all’attacco di matrice islamica alla redazione parigina del giornale satirico francese Charlie Hebdo, il capo della Commissione per la Sicurezza e la Difesa del Montenegro, Mevludin Nuhodžić, ha lanciato una appello per un’attività più intensa delle forze di sicurezza nazionali ma, ha aggiunto, per una lotta al terrorismo che sia realmente efficace sarà necessaria una collaborazione tra le agenzie di intelligence di tutti i paesi della penisola balcanica. In tutti gli stati dell’ex-Jugoslavia sono stati arrestati decine di affiliati a cellule islamiste, la cui missione era reclutare aspiranti combattenti pronti a partire per il Medio Oriente e ad unirsi all’Isis.
I Balcani sono infatti uno dei principali corridoi di transito per eventuali jihadisti diretti o provenienti dal Vicino Oriente oltre ad essere la parte del continente europeo dove la componente di religione musulmana della popolazione è maggiore, soprattutto in paesi come la Bosnia ed Erzegovina, Albania e Kosovo.
Proprio quest’ultimo, da poco indipendente dalla Serbia, a causa della forte disorganizzazione e dell’elevata corruzione che permea le istituzioni non è ancora in grado di esercitare un efficace controllo del proprio territorio nazionale e delle frontiere, rendendolo un possibile punto d’appoggio per eventuali terroristi che vogliano infiltrarsi in Europa da est ma anche un ottimo luogo di reclutamento; già centinaia di giovani kosovari, soprattutto di etnia albanese, sono stati infatti reclutati ed inviati a combattere per il Califfato.
Nuhodžić ha garantito che, per quanto riguarda il Montenegro, questo è risultato “immune ai predicatori dell’islam estremista”; di fatto sono però già 13 i guerriglieri che hanno lasciato la piccola repubblica alla volta della Siria con il fine di arruolarsi nelle file dello Stato Islamico; 10 di questi sono tornati in patria, uno è morto ed altri due stanno ancora combattendo in Medio Oriente.

da Notizie Geopolitiche



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